Lega Pro, la mappa dei ripescaggi: dubbi, speranze e possibilità

25.06.2016 17:17 di  Igor Mutinari  Twitter:    vedi letture
Lega Pro, la mappa dei ripescaggi: dubbi, speranze e possibilità
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© foto di Jacopo Duranti/TuttoLegaPro.com

Da qualche giorno la Lega Pro ha annunciato i criteri per i ripescaggi per andare a comporre il roster da 60 squadre per il prossimo campionato. Vogliamo cercare di capire chi possa averne diritto, allo stato attuale. Partendo dal presupposto che per aumentare il formata da 54 servono 6 compagine, abbiamo alcune situazioni altamente a rischio, che stanno sostenendo una corsa contro il tempo per farcela. Carrarese, Casertana, Lanciano, Pavia e Rimini, chi più chi meno, ha dei problemi societari che, ad oggi, ne mettono in dubbio l’iscrizione. Anche la Virtus Bellinzago, con la “strana” fusione con il Varese in fieri, non è certo sicura di essere ai blocchi di partenza. Considerando anche i problemi di alcune squadre di Serie B che abbiamo evidenziato in mattinata, non ci sarebbe da stupirsi se servissero una decina di squadre per riempire i posti disponibili. In teoria i ripescaggi seguiranno la logica di pescare alternativamente tra le squadre retrocesse e tra quelle vincenti dei play-off di D, se quest’ultimo gruppo si esaurisse si prenderebbero in considerazione le finaliste, in totale ci sono in ballo quindi 27 club. I criteri base per il primo giro almeno, saranno il versamento di 250mila euro a fondo perduto, il non avere subito sanzioni per illeciti sportivi o calcio scommesse, il regolare pagamento degli stipendi e l’impianto a norma. Inoltre non verranno considerate le società che nell’ultimo periodo hanno rilevato il titolo sportivo dopo un fallimento (sarebbe questo il caso del Parma). Se in queste “primarie” non venisse completato l'organico è probabile che la Lega scelga per delle riamissioni (termine diverso da ripescaggi) con criteri meno stringenti. Entriamo nel dettaglio nella varie categorie delle possibili ripescate.

Società retrocesse dalla Lega Pro
Cuneo, AlbinoLeffe, Pro Patria, L’Aquila, Lupa Roma, Savona, Melfi, Ischia Isolaverde e Lupa Castelli Romani.
Pro Patria e Savona dovrebbero essere escluse dai ripescaggi in quanto hanno subito penalizzazioni per illeciti sportivi o legati al calcio scommesse, anche l'Ischia è nella stessa situazione per non aver pagato nelle tempistiche stabilite gli stipendi ai calciatori. Cuneo, Lupa Roma, Melfi e Lupa Castelli Romani hanno fatto sapere di voler cercare la via del ripescaggio. In teoria anche la Pro Patria vorrebbe farlo, ma al primo turno sembra difficile che la richiesta passi.

Società vincenti Play-Off Serie D
Caronnese, Lecco, Campodarsego, Fondi, Fano, Cavese, Olbia, Gavorrano e Correggese.
Caronnese e Campodarsego hanno già rinunciato per problemi relativi agli impianti di gioco, la Cavese, invece, due stagioni orsono ha subito 6 punti di penalizzazione per il mancato pagamento degli emolumenti. Fano, Fondi e Olbia hanno già dichiarato di voler provare a chiedere il ripescaggio.

Società sconfitte in finale Play-Off Serie D
Lavagnese, Frattese, Montecatini, Torres, Forlì, Francavilla, Campobasso, Belluno e Seregno.
Sembra impossibile il ripescaggio per Frattese e Torres che hanno ricevuto penalizzazioni per illeciti. Inoltre Montecatini, Lavagnese e Francavilla non hanno l'impianto a norma per la Lega Pro, pregiudiziale questa importante quasi quanto l'una tantum a fondo perduto. Il Forlì, invece, ha già dichiarato che chiederà il ripescaggio, così come il Seregno.

Altre società
Ci sono, infine, altre cinque squadre che, pur non essendo in graduatoria, hanno l'intenzione di provare ad essere ripescate: Grosseto, Taranto, Reggina, Vibonese e Rieti. Tra queste, però, Grosseto e Reggina non dovrebbero vedere ammessa la propria richiesta in quanto hanno rilevato il titolo sportivo di squadre fallite.