Apolloni: "In Slovenia ci accorgemmo che qualcosa non andava"

02.03.2015 19:32 di  Vito Aulenti  Twitter:    vedi letture
Apolloni: "In Slovenia ci accorgemmo che qualcosa non andava"

Intervenuto sulle frequenze di Radio Onda Libera, l'ex allenatore del Nova Gorica Luigi Apolloni è tornato a parlare del caso Parma: "Parma vive un dramma sportivo, la gente è arrabbiata, delusa, amareggiata. Spero che si trovi qualche soluzione per salvare una realtà importante del nostro calcio. Le responsabilità dirigenziali ci sono, adesso mi preme però che il Parma non fallisca. Io vivo a Parma con la famiglia, sono legatissimo a questi colori, e provo l'amarezza che è comune alla gente di qui. C'è la delusione ma c'è in tutta Parma soprattutto una grande voglia di chiarezza. Un anno e mezzo fa sono stato chiamato da Leonardi per l'esperienza in Slovenia, dove sono approdati diversi giocatori dal Parma per valorizzarli: abbiamo fatto bene, vincendo anche una coppa nazionale. I problemi c'erano, gli stipendi non venivano pagati ma siamo andati avanti pur tra le difficoltà.

Ci rendevamo conto che qualcosa non andava ma abbiamo pensato a fare calcio sperando che poi le cose si aggiustassero. L'esclusione dall'Europa League ha fatto capire che certi problemi stavano diventando sempre più seri, poi la doppia cessione di Ghirardi, prima agli albanesi e quindi a questo Manenti, ha aperto la crisi fino ai livelli che ora ha raggiunto. Come se ne esce? Spero che succeda qualcosa di buono. Il Parma calcio è una parte della città come le sue migliori tradizioni e qualità conosciute e apprezzate ovunque. Si pensava che il crac della Parmalat fosse assorbito e archiviato. All'epoca coinvolse la città sia per la parte dell'impresa e quanto rappresentava che per la gestione del calcio. Il Parma ha raggiunto livelli importanti e penso che si debba fare qualcosa per non disperdere questo patrimonio".