Rassegna stampa - Chiesa senior: "La UEFA del '99 col Parma resterà negli annali"

11.06.2018 09:52 di  Giuseppe Emanuele Frisone   vedi letture
Rassegna stampa - Chiesa senior: "La UEFA del '99 col Parma resterà negli annali"
TUTTOmercatoWEB.com
© foto di Diego Fornero/TorinoGranata.it

Intervenuto ai microfoni di Tarantoindiretta.it in qualità di testimonial della terza edizione del Torneo Nazionale del Mar Jonio, l'ex attaccante del Parma Enrico Chiesa ha parlato di vari argomenti, evocando anche alcuni ricordi che lo legano alla squadra crociata: "Da un anno ho assunto il ruolo di responsabile del centro federale di Firenze, mi hanno contattato i vertici della FIGC. Il progetto mi ha ispirato, ho imparato molto: dai ragazzi, dai colleghi che mi circondano. I vivai non vengono sfruttati? Diciamo che è cambiato il calcio, l’introduzione di giovani atleti stranieri è reciproca con i campionati delle altre nazioni: forse è sottratto qualche spazio, ma gli atleti dotati di talento riescono a ricavare il proprio. Sulle squadre B io sono a favore di ogni idea che possa stimolare un rinnovamento, mi limito ad auspicare che il progetto possa essere inaugurato e rivelarsi a lungo termine. Non avrebbe senso bloccarlo dopo le prime battute: le squadre B potrebbero rappresentare l’occasione di emergere ai nostri ragazzi italiani. Senza provare, non si possono trarre giudizi". Per Chiesa, anche tanti ricordi da calciatore: "Ho avuto tantissimi allenatori, tutti bravi.

Quando un condottiero è competente e sensibile, qualsiasi calciatore cerca di acquisirne gli aspetti migliori. Ho lavorato al cospetto di professionisti come Carlo Ancelotti, Sven Goran Eriksson, Arrigo Sacchi, Cesare Maldini in Nazionale, Gigi Simoni, Giovanni Trapattoni, e rischio di dimenticarne qualcuno. Con Alberto Malesani in panchina, il mio Parma ha conquistato la Coppa Uefa, ricordi indelebili. Quel Parma è stata l’ultima squadra con cui un tecnico italiano ha trionfato in Europa: le eredità dei protagonisti di quell’impresa resteranno negli annali. Quel periodo pullulava di attaccanti eccellenti, c'era tanta competizione: ho giocato con Crespo al Parma e Batistuta alla Fiorentina. Rammarico per non essere approdato in una grande? Non ne ho, in quelle annate, esibirsi a Parma o Firenze era d’identico prestigio. Non mi guardo indietro".