Gagliolo: "Pensiamo a salvarci, poi vedremo. La Nazionale? Sarebbe un sogno, mi ispiro a Cannavaro"

16.11.2018 14:51 di  Alessandro Tedeschi  Twitter:    vedi letture
Gagliolo: "Pensiamo a salvarci, poi vedremo. La Nazionale? Sarebbe un sogno, mi ispiro a Cannavaro"
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© foto di Daniele Buffa/Image Sport

Riccardo Gagliolo ai microfoni di RMC Sport, durante la trasmissione "Maracanà" ha così commentato l'avvio di campionato dei crociati: "Abbiamo iniziato molto bene il campionato, ma pensiamo solo alla salvezza. La società ci ha chiesto questo, stiamo facendo tutti molto bene, andiamo verso la stessa direzione. Siamo una squadra compatta, però abbiamo anche grandi individualità come Inglese e Gervinho. Se puntiamo all’Europa? La voglia è quella di provare a vincere tutte le partite, poi dove possiamo arrivare non lo sappiamo neanche noi. Proveremo sempre a giocare come dice il mister, però sappiamo che ci saranno momenti negativi in cui girerà male, dovremo restare equilibrati anche in quei periodi”.

Tra Juventus e Napoli chi la spunterà?
"La Juve ha qualcosa in più delle altre a livello di rosa, l’organico alla lunga fa la differenza, hanno riserve che giocherebbero titolari ovunque. Col Napoli però è stata finora la gara più difficile dell’anno perché ha tanti palleggiatori, hanno grandi tempi di giocata. Ho fatto più fatica al San Paolo, abbiamo sofferto le loro verticalizzazioni. Il Napoli è la squadra più forte dopo la Juventus".

Lotta al quarto posto: l'Atalanta potrebbe inserirsi?
"Sono una grandissima squadra con un grande allenatore. Mettono tanto agonismo in campo, tanta forza fisica. Metteranno in difficoltà tante squadre, hanno accusato l'eliminazione dall'Europa League e non sono partiti benissimo in campionato, ma potranno dare fastidio a tante".

L'arrivo di Gervinho vi ha obbligato a cambiare modo di giocare?
"Abbiamo tanti esterni con caratteristiche diverse che ci permettono di scegliere di partita in partita a seconda dell'avversario".

Un difensore al quale ti ispiri?
"Probabilmente Fabio Cannavaro, che non era altissimo come me e giocava centrale".

Se arrivasse una chiamata da Mancini?
"E' il sogno di tutti. Gioco per il Parma cercando di fare il meglio, poi vedremo. Sono partito dall’Eccellenza, sarebbe un sogno poterci arrivare".

C'è qualcuno a cui devi tanto nel mondo del calcio?
"Sicuramente al direttore Giuntoli, che è molto bravo e infatti è andato al Napoli”.