Faggiano: "Lucarelli continua? Deciderà lui. Promozione dedicata a me stesso e alla mia famiglia"

Ai microfoni di RMC Sport, è intervenuto brevemente anche Daniele Faggiano. Così il dirigente ha parlato della promozione dei crociati: "L'ho capito che saremmo stati promossi solo quando è finita la partita di ieri. Non era semplice conquistare questo traguardo. Ci siamo complicati la vita, abbiamo perso con Pro Vercelli e Cesena, poi anche le altre hanno sbagliato ed è andata bene".

Si potrebbe ripartire ancora da Lucarelli:
"Bisogna parlare con lui. Deve decidere lui, è un perno di questa città".

Che ambizione deve avere questo Parma?
"Dobbiamo essere precisi, per evitare di fare un salto nel buio. Facciamo le cose con i piedi per terra".

C'è stato un patto nello spogliatoio, quando si è capito che si poteva tornare in A?
"Il patto c'è sempre stato, tra uomini. A gennaio sono arrivati elementi che hanno subito legato e si sono integrati. Il patto è stato fatto anche senza strette di mano, ma guardandosi negli occhi". 

A Frosinone forse hanno sentito la pressione, mentre il Parma è abituato a certi palcoscenici:
"In realtà abbiamo toppato anche noi qualche partita, non guardo in casa degli altri, è semplicemente il calcio. E' stato un campionato aperto fino alla fine, sia per la promozione che per la salvezza". 

A chi è dedicata questa promozione? Hai da prenderti qualche rivincita con qualcuno?
"La dedico a me stesso e alla mia famiglia. Non ho rancori né rivincite, se altri ne hanno con il sottoscritto peggio per loro".