Cordon: "Hope Group si affermerà. Affascinato da questo progetto. L'obiettivo è la sostenibilità del club"

29.09.2018 12:30 di  Alessandro Tedeschi  Twitter:    vedi letture
Cordon: "Hope Group si affermerà. Affascinato da questo progetto. L'obiettivo è la sostenibilità del club"
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© foto di Emiliano Crespi

Da oltre un anno il supervisore dell'area tecnica di Hope Group, il ramo sportivo di Desports, è Antonio Cordon, dirigente di assoluto rispetto in ambito internazionale. Ieri ha parlato in una lunga intervista alla Gazzetta di Parma, queste le sue parole: "Mi ha subito affascinato questo progetto "globale", mi permette di lavorare con una visione generale di diverse realtà. Qui si tratta di far crescere, possibilmente insieme, un gruppo di società in ottica di sostenibilità sportiva e finanziaria"

Come si concretizza la sinergia tra realtà così diverse?
"Non si tratta solo di scambiare giocatori tra una squadra e l'altra, cosa che al momento è difficile perchè i vari livelli sono differenti. Sul piano della formazione e dello scouting ad esempio stiamo elaborando piattaforme comuni che consentano ai club di godere di servizi e benefici che farebbero fatica a procurarsi come società singole."

Il calcio però si basa sui risultati, quali sono gli obiettivi di Hope Group? 
"I risultati devono essere il frutto di un lavoro approfondito: la nostra missione è creare una catena di club modello per il mondo del calcio. Strutture, apparati tecnici e lavoro importante sulle scuole calcio: tutto ciò deve però essere in funzione dell'autofinanziamento e della sostenibilità economica. Una società sana, che lavora sui giovani selezionandoli e formandoli, per poi magari cederli alle big e finanziare le sue attività, potrà conquistarsi così un futuro solido e quindi i migliori risultati."

L'anno scorso, anche nei momenti di difficoltà avete confermato staff tecnico e mister, cosa che difficilmente sarebbe successa in altre realtà. Com'è maturata la decisione?
"Nè io nè Daniele Faggiano abbiamo mai avuto dubbi su questo e sulla bontà del lavoro di mister D'Aversa e del suo staff. Avevamo ben presenti gli obiettivi stagionali, che non erano la promozione diretta bensì un accesso ai playoff. Il Parma veniva da due promozioni di fila, stare la in alto era già positivo. La scelta è stata quella di dare fiducia al gruppo cercando di alleggerire le pressioni per lavorare con serenità."

Nel breve termine Hope Group penserà a consolidare le realtà attuali o ad acquistare nuove società?
"Il modello che Hope Group vuole introdurre nel mondo del calcio è quello dell'autofinanziamento dei club. Quando ci avviciniamo ad una società non ci interessa il suo passato bensì la professionalità e i margini di crescita che ci vediamo. Abbiamo avuti contatti con altri club ma non abbiamo ottenuto l'adesione che avremmo voluto."

Nel senso dell'autofinanziamento allora diventa fondamentale per il Parma salvarsi in serie A...
"La nostra priorità è che il Parma resti un club sano, che abbia le sue strutture e il suo vivaio. Poi è chiaro che quando assapori la serie A non vuoi più lasciarla. Quindi faremo di tutto per non dover rinunciare a questo privilegio, però ribadisco che a noi interessa un futuro sostenibile per il club"

A Parma siamo un po' perplessi per l'assenteismo del presidente Lizhang che ancora non ha visto il suo Parma in A...
"Potete stare tranquilli, ha avuto un estate di superlavoro con mille trattative di diritti televisivi e quindi non è potuto venire allo stadio. Vi assicuro che in Cina segue tutte le partite in TV e mi chiama più volte al giorno. La sua passione per il calcio è totale e mi ha spesso ricordato come la festa al Tardini sia stata una delle emozioni più grandi da lui mai vissute. Non dimenticherà mai i giocatori che lo hanno fatto saltare sopra le loro teste."

Qual è il sogno di Hope Group?
"Il sogno è quello di vedere i nostri club equilibrati finanziariamente e capaci di far crescere giovani da spedire alle grandi d'Europa. Ma dovranno anche essere in grado di vincere le partite con senso di appartenenza e il sentimento di una grande famiglia."