Un pareggio che serve da monito: il girone di ritorno non sarà una passeggiata. Questo Parma ha tutto per farcela: diciotto finali per dimostrarlo

16.01.2024 00:00 di  Tommaso Rocca   vedi letture
Un pareggio che serve da monito: il girone di ritorno non sarà una passeggiata. Questo Parma ha tutto per farcela: diciotto finali per dimostrarlo

La prima gara del 2024 riporta il Parma, in caso ce ne fosse bisogno, con i piedi per terra. Il cammino verso l’obiettivo finale sarà lungo e tutt’altro che agevole. Questa Serie B è un campionato ricco di insidie, in cui ogni punto va sudato e nessuna gara è scontata. La partita di ieri è un monito per la squadra di Pecchia: dopo le prestazioni dominanti contro Ternana e Brescia, nell’ambiente serpeggiava grande entusiasmo. Giusto e condivisibile, ma attenzione a peccare di superbia e sottovalutare le avversarie. Non lo ha fatto di certo mister Pecchia, che alla vigilia della gara aveva avvertito tutti: l’Ascoli di Castori è l’emblema di questa Serie B. Una squadra organizzata tatticamente, battagliera, affamata e forte fisicamente. Il campo lo ha confermato. Queste qualità dei marchigiani, esaltate dal lavoro dell’esperto Castori, che ha saputo limitare il talento dei crociati, ha messo in evidenza alcune difficoltà di questo Parma. Ieri, in particolare, è mancata concretezza sotto porta. Pur avendo mantenuto il pallino del gioco per tutta la gara, le occasioni sono nate tutte da giocate di singoli. E, cosa ben più grave, il Parma ha trovato il pareggio solo con un’autorete.

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L’unico difetto di questa squadra, che ormai si porta dietro da mesi, è proprio lo scarso cinismo. Per la mole di gioco che produce, il Parma dovrebbe concretizzare molto di più. Invece, a causa di prestazioni tutt’altro esaltanti di qualche attaccante (vedi Benedyczak domenica) e a volte troppa frenesia e poca cattiveria negli ultimi metri, il Parma non sempre riesce ad approfittare di ciò che crea. Non sempre è stato così in questa stagione: negli ultimi mesi, però, questa difficoltà sembra essere riemersa. Quando si riesce ad avere tantissime occasioni allora i gol arrivano comunque e questa problematica passa in secondo piano. Ma, proprio come spesso dice mister Pecchia, non si può pensare di dominare tutte le partite e asfaltare tutte le avversarie: e proprio per questo, quando si hanno meno occasioni, bisogna saperle sfruttare. Un concetto ribadito nell’intervista esclusiva rilasciata oggi ai nostri microfoni da Sandro Melli, uno che di gol se ne intende. Attenzione però: la mia è un’analisi basata su quanto visto domenica e in qualche altra uscita. Il mio scopo però non è far risuonare campanelli d’allarme. Le potenzialità e le qualità di questa squadra non sono assolutamente in discussione. Tradotto, il Parma è primo e con merito, mettere in discussione la squadra per un pareggio contro l’Ascoli sarebbe non solo ingiusto ma anche sbagliato. Questo campionato è tutt’altro che una passeggiata e, anche per meriti delle avversarie, è normale riscontrare qualche difficoltà, anche quando ti chiami Parma e hai in squadra i vari Bernabé, Man e compagnia.

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Archiviata la gara contro l'Ascoli, sono diciotto le sfide che separano i crociati dall'obiettivo finale. E' vero, può sembrare un'eternità, ma se si incappa in una serie negativa si fa presto a scivolare in classifica. Proprio tenendo conto delle difficoltà di questo campionato molto equilibrato, dove nessuna gara è dall'esito scontato, bisogna considerare tutte le partite come fossero una finale. Perché nella posizione in cui il Parma è attualmente, bisogna assolutamente cercare di difendere il margine ottenuto. E' vero, parliamo di un margine esiguo, che di giornata in giornata subirà cambiamenti: come il Parma può subire qualche stop, anche le avversarie lo faranno. Questa è la Serie B, non lo scopriamo di certo oggi. Finché questi intoppi restano sporadici, allora si può comunque rimanere ottimisti. Se però dovessero sorgere certe problematiche e il Parma, o qualsiasi altra squadra, dovesse perdere punti e trovarsi in difficoltà, allora le gare rimanenti di colpo da un'eternità diventerebbero fin poche per rimediare. La squadra di Pecchia dovrà quindi subito tornare a vincere e per farlo dovrà ritrovare cinismo e concretezza. Tante saranno le partite sporche e bloccate, come avvenuto domenica con l'Ascoli. Se però questo Parma vuole centrare la promozione, deve essere in grado di vincere anche questo tipo di partite, come già fatto a La Spezia nel girone di andata. Non basterà il gioco spettacolare e propositivo: servirà qualcosa in più. Serviranno quella freddezza e quell'astuzia da squadra vincente. Il Parma ha tutto per esserlo: diciotto partite per dimostrarlo.

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