Tutti promossi, Da Cruz con riserva. Lucarelli infinito 6 con la media del 10. Senza Calaiò, Ceravolo e Gagliolo la A non ci sarebbe stata

29.05.2018 22:15 di  Sebastian Donzella   vedi letture
Tutti promossi, Da Cruz con riserva. Lucarelli infinito 6 con la media del 10. Senza Calaiò, Ceravolo e Gagliolo la A non ci sarebbe stata
© foto di Davide Fornari/ParmaLive.com

Una giornata di pagelle. ParmaLive.com, dall'alba al tramonto, quest'oggi ha analizzato tutti i calciatori che hanno ottenuto la fantastica promozione in Serie A. Voti alti, altissimi in alcuni casi, con una sola mezza bocciatura.L'unico 5,5 della stagione se l'è beccato Alessio Da Cruz: la sfortuna l'ha preso di mira per quanto riguarda gli infortuni ma quando è stato presente non ha convinto più di tanto. Tanto talento ma poco inserito ancora nei meccanismi gialloblù. Sul voto pesa, comunque, la mancata convocazione a Bari per motivi disciplinari. Eppure anche il meno performante in stagione è stato decisivo, visto il rigore conquistato col Perugia. Episodio esplicativo di come questo Parma si sia sorretto sulla forza del gruppo e non a quella del singolo. 

Eppure quattro nomi risaltano da questo mega-pagellone: un infinito Lucarelli,il difensore goleador Gagliolo e i due bomber Calaiò-Ceravolo. Sul primo non diciamo più niente, sarà il tempo a parlare per lui: ricordiamo solo che si porta per sempre con sé la numero 6 sulle spalle e il voto 10 in pagella. Sul pilastro difensivo facciam parlare due semplici statistiche: il Parma ha chiuso con la miglior difesa della B (e questa stat la condividiamo anche con il Capitano e chi, come Iacoponi, si è fatto sempre un discreto mazzo) e ha siglato 5 gol. Che sarebbero 6 visto quello ingiustamente annullato col Palermo.

In avanti, poi, le reti dei due attaccanti sono risultate fondamentali per la cavalcata in A. 20 in due, 13 per l'Arciere che è anche l'unico in doppia cifra in stagione. 7 per la Belva che, però, le ha segnate in soli 779 minuti, in una stagione piena di infortuni. Due grandi professionisti che hanno saputo alternarsi ottimamente lì davanti. Grazie anche a un D'Aversa che, da tecnico più criticato in assoluto in cadetteria, ha indovinato le giuste mosse per portare i gialloblù in A. Da neopromossa.