Tra il Parma e la A ci sono 270 minuti. Il recupero cambia l'antagonista principale

01.05.2018 23:44 di  Sebastian Donzella   vedi letture
Tra il Parma e la A ci sono 270 minuti. Il recupero cambia l'antagonista principale
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© foto di Matteo Gribaudi/Image Sport

Tre partite, 270 minuti, 15 giorni. Sono i numeri che separano il Parma dalla Serie A. Una stagione incredibile, fin qui, quella ducale, fatta di alti e bassi, crisi e momenti di esaltazione collettiva. Ma adesso viene il bello. I crociati hanno in mano una possibilità più unica che rara. Un playoff personale prima dei veri playoff che, si spera, non verranno giocati dalla truppa di D'Aversa.

Il successo con la Ternana è oro colato, anche perché arrivato dopo il brutto scivolone di Vercelli e in un turno, quello infrasettimanale, che rischia sempre di essere indigesto visto il turn-over reso difficoltoso, per i gialloblù, dai tantissimi infortuni. La quartultima giornata, e in particolare il recupero a fine gara, cambia l'avversaria diretta dei crociati: non più il Palermo, fermato in extremis dal Bari, ma il Frosinone, vittorioso a Brescia all'ultimo respiro.

Il calendario, purtroppo per i ducali, adesso è favorevole, si spera solo sulla carta, ai laziali che da qui alla fine incontreranno Carpi, Entella e Foggia. Gli emiliani sono fuori da tutti i giochi, i rossoneri probabilmente lo saranno all'ultima giornata. Nel mezzo la gara più difficile di tutte, l'insidiosa trasferta in Liguria contro un team che cerca a tutti i costi punti salvezza. Ai gialloblù un compito più duro: prima un Cesena che vuole mantenere la categoria, poi un Bari che vuole il miglior posto possibile nei playoff e, infine, per fortuna, una gara contro un tranquillo Spezia. 

Fare nove punti non sarà affatto facile ma neppure impossibile: adesso servirà avere nervi saldi, non farsi prendere dal panico e isolarsi il più possibile dal resto dell'universo.