Senza un cambio di marcia, questo Parma non merita la A. Con l'Entella sconfitta che parla chiaro: squadra non ancora pronta per il salto di qualità. Ora a rischio anche i playoff

19.03.2018 21:24 di  Vito Aulenti  Twitter:    vedi letture
Senza un cambio di marcia, questo Parma non merita la A. Con l'Entella sconfitta che parla chiaro: squadra non ancora pronta per il salto di qualità. Ora a rischio anche i playoff
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© foto di Matteo Gribaudi/Image Sport

Rispetto all'anno scorso e a due anni fa, il Parma non ha obblighi di vittoria. Questo lo abbiamo detto più volte e lo ribadiamo, a scanso di equivoci. Ma gli investimenti fatti, sia in estate che nel mercato invernale, non sono certo quelli tipici di una neopromossa. E poi, se ti chiami Parma e hai una proprietà così forte, una storia così importante e dei tifosi così speciali, non puoi certo accontentarti di un campionato anonimo.

E' per questo che non può passare inosservata una sconfitta come quella di Chiavari, dove il Parma, forte anche della mini-striscia positiva, poteva e doveva far di più, al cospetto di una squadra in crisi di risultati e in difficoltà sotto l'aspetto mentale. E invece la compagine di D'Aversa ha mancato malamente l'appuntamento con la continuità, dimostrando una volta di più di non essere ancora matura per fare un campionato di vertice. E quel che è peggio è che, al momento, non solo la promozione diretta è un miraggio, ma anche la qualificazione ai playoff appare a rischio (attualmente i gialloblu occupano l'ultima posizione utile per poter accedere agli spareggi promozione).

Errori difensivi come quelli visti al Comunale sono inconcepibili per una squadra che punta a traguardi importanti. Così come è impensabile che una formazione costruita per essere competitiva il più possibile possa mostrare simili fragilità a livello caratteriale, perdendo letteralmente la bussola dopo lo svantaggio. Ora ci sono due strade: o si continua a far finta di niente, accontentandosi di un campionato discontinuo, addolcito da qualche piccola soddisfazione qua e là, oppure ci si guarda negli occhi, si analizzano le difficoltà e si decide tutti assieme di voler diventare grandi, questa volta per davvero. A voi la scelta, crociati!