Dopo pioggia c'è sole

15.09.2014 13:04 di  Marco Rizzo  Twitter:    vedi letture
Dopo pioggia c'è sole
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© foto di Nicolo' Zangirolami/Image Sport

La maggior parte della tifoseria del Parma è uscita molto amareggiata dall’esordio stagionale al Tardini: cinque gol subiti in casa e l’impresa firmata Parolo di un anno fa sembra un ricordo  lontano. Gli errori sono stati davvero tanti, inutile negarlo, e lo spettacolo a tratti è stato di poca qualità. Tralasciando giudizi sulla prestazione arbitrale (basti pensare che mister Donadoni è arrivato a lamentarsi), ci sono aspetti certamente da rivedere. Tuttavia, continuare a gettare carne sul fuoco adesso sarebbe sbagliato. La stagione va affrontata con la solita fame ed un’ottima dose di entusiasmo. Inoltre, non tutto è perduto e sarebbe bene aspettare ancora un po’ prima di firmare la definitiva condanna.

Determinati errori individuali sono imperdonabili, nulla da dire. Felipe, sulla cui espulsione permangono numerosi dubbi, alterna a delle giocate sufficienti delle ingenuità assurde per un difensore ormai d’esperienza. La stessa prima ammonizione di ieri è tanto inutile quanto pesante per un difensore centrale che deve affrontare il vivace tridente offensivo rossonero. In determinati fasi serve diligenza ed esperienza. Quella che guadagnerà il giovane prodotto gialloblu Ristovsky. Il giovane macedone era alla prima in serie A, ha commesso ingenuità grossolane in fase difensiva (in cui deve crescere) ma ha un buon passo, è bravo in fase di spinta e può crescere sotto la guida maestra di Roberto Donadoni. Chiedere ad Acquah per ulteriori conferme, ragazzo indisciplinato in mediana al suo arrivo ed ora leader del centrocampo gialloblu. Un ulteriore neo riguarda, però, la fase offensiva. Cassano è una garanzia da falso nove, Ghezzal e Palladino sembrano al momento alternative non validissime in termini di vivacità offensiva e Belfodil deve ancora superare l’esame da attacante esterno. Recuperarlo al cento per cento sarà fondamentale per la stagione gialloblu, aspettando il miglior Biabiany (calciatore fondamentale nell’economia della squadra). Gli aspetti positivi dicevamo? Lodi deve acquisire padronanza della zona nevralgica del campo ma è un calciatore fuori discussione, Jorquera sta maturando e può diventare il dopo Parolo (magari con maggiore qualità e meno quantità), a De Ceglie va dato tempo ma ha lasciato intravedere qualcosa di positivo e gli outsider Mariga, Mauri, Galloppa avranno le loro chances nella stagione gialloblu. In conclusione, affrontare il Milan senza Cassani, Paletta e Biabiany pesa inevitabilmente per una squadra delle dimensioni del Parma, anche se forse un cambio di modulo sarebbe stato auspicabile non potendo contare su attaccanti esterni.

Per il resto, ci sono delle variabili ad oggi difficili da pronosticare ma da indirizzare nella direzione giusta attraverso il lavoro quotidiano. L’impressione è che le squadra debba amalgamarsi ancora al meglio, ma la partenza dello scorso anno non fu certo esaltante. Poi sta al team gialloblu dimostrare di avere fame e di voler soprendere ancora. Con quello spirito sono venuti fuori i vari Parolo, Acquah, Cassani, Schelotto. Che imparino da ciò i vari Pozzi, Coda e quelle che sono le attuali seconde linee. Criticare per far uscire aria dalla bocca e condannare il gruppo di Donadoni adesso può produrre solo effetti negativi. Imparare dagli errori commessi (e non sono pochi) e continuare a lavorare per regalare ancora gioie ai propri tifosi è la sola unica strada. In fondo, era un maestro del calcio come Boskov a dire:”Dopo piogga c’è sole”… e come dare torto ad una leggenda?