Livorno, Lucarelli: "Buon test per noi. Il Parma può salvarsi, importante recuperare giocatori chiave"

07.09.2018 17:18 di  Giuseppe Emanuele Frisone   vedi letture
Fonte: Dal nostro inviato Alessandro Tedeschi
Livorno, Lucarelli: "Buon test per noi. Il Parma può salvarsi, importante recuperare giocatori chiave"
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© foto di Dario Fico/TuttoNocerina.com

Dopo l'amichevole tra Parma e Livorno, il tecnico dei labronici Cristiano Lucarelli è intervenuto così ai microfoni dei cronisti presenti: "L'amichevole ci ha dato buone indicazioni. Noi proviamo sempre a giocare la palla senza buttarla, e ci siamo riusciti soprattutto nel primo tempo, ma anche nel secondo, quando siamo riusciti a mantenere la nostra identità dopo i cambi. Sicuramente era un palcoscenico importante, i ragazzi hanno interpretato bene la gara. Per noi si tratta di un buon test contro una squadra importante".

Questo Parma può giocarsi la salvezza?
"Sì, penso di sì. Deve solo aspettare che alcuni giocatori trovino la migliore condizione, come anche Gervinho. L'ivoriano deve crescere sotto il profilo della condizione atletica, ma sono convinto che il Parma, quando recupererà i suoi giocatori importanti, se la giocherà con altre cinque o sei squadre. Credo che il Parma comunque abbia buone possibilità di farcela, le motivazioni possono essere un'arma in più".

C'era anche tuo fratello Alessandro:
"Sì. Ero convinto che Alessandro avrebbe fatto grandi cosi per il Parma, anche se non pensavo così grandi. Ero certo però che sarebbe stato il suo ambiente ideale per dimostrare le sue abilità tecniche e caratteriali. Lui nasce come leader, da piccolo era un po' casinista e io ero quello tranquillo, ma crescendo i ruoli si sono invertiti. Sono contento perché ho un piccolo merito nell'aver suggerito di portarlo a Parma in quella stagione, la sua con il Parma è una bella storia d'amore".

Il calcio è cambiato molto da quando giocavi tu, nel frattempo:
"Quando vedo le immagini della storia del Parma, si capisce che quindici o vent'anni fa le cose erano diverse. Oggi siamo il quinto campionato in Europa, prendiamo gli scarti dagli altri campionati e li facciamo passare per fuoriclasse. Quindici anni fa era tutto diverso, tutto più coinvolgente, lo si vede anche con i ragazzi di oggi. Oggi con i social le cose sono cambiate, e c'è meno relazione rispetto a un tempo. Eravamo diversi. Faccio fatica a vedere degli eredi di questi ultimi leader di quel calcio che fu, come Ale o Buffon: non vedo loro eredi a livello caratteriale. Oggi magari, per un commento di un tifoso, un calciatore ci rimane male per due mesi".