Col Lecce caduto un altro tabù: zero tiri in porta, non era mai accaduto

La disfatta di Lecce ha messo tutti in allarme. Se non si è vista la prestazione, non si sono visti nemmeno i tiri. Contro i salentini, infatti, sono arrivati dalle parti di Gabriel cinque tiri, nessuno dei quali nello specchio. Fino a domenica, il dato più basso di tiri in porta si è verificato nel pareggio per 2-2 a Ferrara, dove i tiri, strano a dirsi, sono stati proprio due. Un altro problema, che si aggrava su questi ultimi citati, è che se consideriamo tutte e 12 le giornate, il numero di tiri totali realizzati dai centravanti è molto più basso, in quasi ogni partita, rispetto a quelli degli esterni o dei centrocampisti. Ecco qua riportati i tiri in porta totali "realizzati" dai crociati da inizio stagione: 0 a Lecce, 2 contro la SPAL, 3 contro Cremonese, Ternana, Monza e Cittadella, 4 a Frosinone e Reggio Calabria, 5 con il Benevento, 6 a Pordenone e in casa con il Vicenza mentre il numero più alto si è registrato contro il Pisa, "ben" 8 tiri.

Ci si aspettava, senza ombra di dubbio, un Parma diverso, visto che le premesse di inizio stagione, facevano pensare ad una visione della partita improntata sull'attacco, che avrebbe portato a tante conclusioni, visto anche i giocatori di qualità approdati in terra ducale dal cambio di proprietà, ma soprattutto nell'ultima sessione estiva di calciomercato. Eppure come dicono i dati, ma soprattutto i risultati, non è affatto così, neanche contro squadre che, sulla carta, e a potenzialità, sono inferiori al Parma, e hanno come obbiettivi altri traguardi. Il Parma offensivo e spumeggiante promesso da Maresca è ancora un lontano miraggio, visto solo per qualche sprazzo, in forma ancora acerba, nella trasferta di Pordenone, contro, però, un avversario molto in difficoltà in quella parte della stagione. Il Parma odierno è un qualcosa di non ancora ben definito, ma sicuramente non la macchina schiacciasassi che si era ipotizzato.