Lucarelli: "Grande vittoria con la Roma, risultato mai in discussione. Obiettivo salvezza"

11.11.2019 16:33 di  Giuseppe Emanuele Frisone   vedi letture
Lucarelli: "Grande vittoria con la Roma, risultato mai in discussione. Obiettivo salvezza"
TUTTOmercatoWEB.com
© foto di Federico Gaetano

Intervenuto ai microfoni di TMW Radio, all'interno della trasmissione "Maracanà", il club manager del Parma Alessandro Lucarelli ha fatto il punto della situazione in casa crociata dopo la vittoria sulla Roma. Queste le sue dichiarazioni: "Dobbiamo assolutamente rimanere con i piedi per terra. Il nostro unico obiettivo è la salvezza, prima ci arriviamo e meglio è. La vittoria con la Roma è una grandissima soddisfazione per com'è arrivata, un risultato mai in discussione. Abbiamo fatto una partita perfetta contro una Roma stanca per le tante partite ma a livello tecnico superiore a noi. Veniamo da un periodo difficile per gli infortuni e questo rende ancor più merito al mister, che fa sentire tutti importanti. Ieri è entrato Sprocati e ha segnato, nelle scorse settimane si è fatto male Inglese ed è esploso Cornelius. Significa che c'è un importante lavoro settimanale da parte del mister: merito dell'allenatore di averli preparati e di farli trovare pronti".

Sul mercato il Parma ha fatto un lavoro importante:
"Abbiamo cercato giocatori che avessero voglia di tornare protagonisti. Le motivazioni fanno la differenza e il ds Faggiano è stato bravo a prendere giocatori con questa caratteristiche. Il fatto che tutti si facciano trovare pronti è un segnale positivo, che la squadra segue l'allenatore. Tutti sanno che prima o poi l'occasione arriva con mister D'Aversa. Ieri l'abbiamo dimostrato".

Come siete cambiati rispetto all'anno scorso?
"Rispetto allo scorso anno la qualità si è alzata, e così riesci a proporre un calcio migliore sotto l'aspetto estetico. Questo spiega il risultato. Sarà da non sbagliare il girone di ritorno, come successo lo scorso anno per colpa di una rosa ristretta e degli infortuni. Quest'anno abbiamo una rosa più completa sotto tutti i punti di vista e dovremmo essere preparati. Speriamo di essere meno sfortunati con gli infortuni e che rientrino tutti al più presto".

Cornelius sta dimostrando di essersi calato benissimo nella realtà del Parma:
"Cornelius rappresenta il prototipo del centravanti di una volta, un giocatore che ha grandi doti fisiche e vede molto la porta. Ha aspettato in silenzio il suo momento, allenandosi da grande professionista: appena ha avuto l'occasione l'ha sfruttata. Ha anche buone qualità tecniche, lo conoscevamo e ci abbiamo puntato facendo un investimento importante. Siamo contenti che stia tirando fuori le sue qualità in così poco tempo, perché spesso serve un periodo di adattamento che lui ha superato in breve tempo".

Anche Darmian e Kulusevski stanno facendo bene:
"Almeno fino a fine anno rimangono con noi. Kulusevski farà parlare di sè, è un talento nato. L'Atalanta per questo ce lo ha dato solo in prestito secco perché ne conosceva bene le qualità, è un predestinato. Ha una maturità incredibile, dà quantità e qualità senza sosta fino al novantesimo. Per quanto riguarda Darmian è stato bravo il direttore a riuscire a prenderlo, ma è bene che rimangano fino alla fine perché sono giocatori per noi fondamentali".

Qual è il difensore di questa Serie A che secondo te più ti somiglia?
"Così su due piedi non è facile. Mi rivedo in Bastoni, anche perché è mancino: è un ragazzo di grandi qualità che avremmo voluto tenere ma Conte lo ha rivoluto all'Inter. Sta facendo una grande esperienza anche in Champions e credo che possa fare una grande carriera".

L'ambiente gialloblu come vive questo momento?
"Il tifoso ora può essere felice, dopo una vittoria brillante come quella con la Roma. Questo inizio di stagione lo vive con grande entusiasmo perché stiamo ottenendo risultati. Ma i tifosi ci sono sempre vicini, lo hanno dimostrato nel momento più difficile, quello del fallimento e della risalita. Lì la tifoseria si è stretta intorno alla squadra e di pari passo siamo tornati dove meritiamo di stare, dove la città di Parma merita di stare. L'attaccamento dei tifosi alla propria squadra è di valore ed importanza inestimabile".

Avete battuto la Roma che veniva da tre vittorie consecutive in campionato:
"La bravura di Fonseca è quella di aver capito subito il campionato italiano e la Serie A. Nelle prime giornate era partito con una squadra molto spregiudicata, poi ha capito come funziona. Ha registrato la fase difensiva, adesso concede molto meno. Ieri hanno pagato la mancanza di alternative valide e una rosa un po' ristretta per affrontare tante competizioni. Erano un po' scarichi mentalmente e fisicamente".

Come vedi questa esperienza dirigenziale?
"Sono dinamiche completamente diverse. Da giocatore pensi soprattutto ad allenarti bene e a fare bene la domenica in campo, facendo la tua professione al massimo delle tue possibilità. Tutto quello che succede intorno a una squadra di calcio ti colpisce meno. Lavorandoci dentro, riesci a capire tante cose, tutto il motore che gira intorno ad una squadra per farla rendere al meglio. Sono prospettive diverse che sto scoprendo e che sto cercando di far mie per crescere ancora come dirigente. Questa è la diversità delle sfumature. Poi c'è un legame oltre che lavorativo anche affettivo, ti riesce tutto più facile. C'è l'esigenza che tutto vada bene e che tutti remino dalla stessa parte".

Chi vince lo scudetto tra Juventus ed Inter?
"L'Inter si è avvicinata alla Juve grazie all'arrivo di Conte, ma visti i ricambi e le alternative, i bianconeri hanno qualcosa in più. Alla lunga, con la stanchezza dovuta alle competizioni, le alternative faranno la differenza".