PL - Ieri l'esordio del "nipote d'arte", Artistico senior: "E' un predestinato, mi rivedo in lui"

29.10.2020 20:54 di Niccolò Pasta Twitter:    vedi letture
PL - Ieri l'esordio del "nipote d'arte", Artistico senior: "E' un predestinato, mi rivedo in lui"

Questa che sta passando è stata la settimana di Gabriele Artistico, giovane attaccante classe 2002 del Parma Primavera, che in pochi giorni ha prima firmato il suo primo contratto da professionista, e poi, ieri sera, ha esordito tra i professionisti subentrando all'80esimo ad Hans Nicolussi Caviglia, nella sfida contro il Pescara di Coppa Italia. Per imparare a conoscere meglio questo interessantissimo prospetto, la redazione di ParmaLive.com ha intervistato lo zio del giovane attaccante, Edoardo Artistico, con un passato in Serie A e in Serie B con le maglie di Perugia, Napoli, Vicenza, Torino e altre squadre importanti. 

Che settimana per Gabriele, in pochi giorni il primo contratto e l'esordio tra i professionisti:
"Credo che abbia fatto passi da gigante negli ultimi due anni. L'ho seguito molto, è un predestinato secondo me: ha la testa giusta, lavora sempre al massimo, sta attento all'alimentazione e penso ci siano tutti i presupposti perché faccia una buonissima carriera perché al di là dell'aspetto umano, che è quello giusto per fare il professionista, credo abbia anche doti molti importanti. Mi rivedo molto in lui sia fisicamente che per il modo di giocare, è una prima punta di movimento, gli piace aiutare la squadra e credo che sia sulla strada giusta. Ha poi trovato la piazza giusta, a Parma si può lavorare tranquillamente e deve solo continuare a fare ciò che sta facendo". 

Che cosa le ha raccontato ieri sera?
"Era molto contento e credo che sia giusto. Quando uno si mette a disposizione per fare tutte le cose per bene come fa lui, è normale arrivino i momenti in cui vieni ricompensato. Sa che questo è un punto di partenza e non di arrivo, io glielo ripeto sempre e lui è molto intelligente e lo ha capito subito. Vuole sempre migliorarsi, ed è giusto così. Gli dico sempre che è molto facile arrivare, il difficile è rimanere in categorie alte e dimostrare. Sono contento perché ha la testa giusta, la cosa più importante per fare il calciatore, al di là delle doti importanti che si vedono. Ha solo bisogno di continuare a fare quello che sta facendo, io gli do consigli ma lui già li apprende dai suoi allenatori. Sono molto contento soprattutto per il comportamento che ha".

Ha parlato dei suoi allenatori, quanto è stato importante nella sua crescita il lavoro di Veronese e di Piazzi?
"Molto, sono importantissimi. Quando vedi un ragazzo che in prospettiva può diventare un calciatore importante lo coccoli un po'. Mi ricordo quando ero giovane anche io che sentivo la fiducia nell'ambiente e le mie prestazioni erano migliori. Sai, quando giochi tranquillo in una piazza che conosci, in una piazza come Parma, contro cui ho giocato contro, che mi è sempre sembrata la città ideale per fare calcio, senza grandissime pressioni e dove un calciatore riesce a lavorare durante la settimana con quella serenità che poi ti porti dietro alla domenica esprimendoti al meglio. Per lui Veronese, Piazzi e lo staff sono importanti, così come tutti gli allenatori avuto perché ha sempre seguito tutti i loro consigli, com'è giusto che sia, visto che c'è sempre da imparare. E' sulla strada giusta, è un ragazzo serio, con voglia di allenarsi e migliorarsi". 

Lo scorso anno qualche panchina con D'Aversa, ora l'arrivo di Liverani e l'esordio. Le ha raccontato cosa gli ha detto il mister al momento dell'ingresso?
"In realtà non me l'ha raccontato, ma penso che gli abbia detto di entrare e giocare tranquillo, quello che si dice in questi casi e che dicevano anche a me da giovane. Penso che Liverani gli abbia detto di giocare come sa e di stare tranquillo. Non dimentichiamo che ha appena compiuto diciotto anni, il primo impatto con il grande calcio può essere importante ed emozionante per tutti. Sono tutte partite e minutaggi che gli faranno fare esperienza e lo faranno crescere". 

In estate è arrivato un presidente che crede e punta molto dei giovani. Al momento della firma abbiamo visto Gabriele insieme a Oliver Krause, cosa dice di lui la proprietà? Che rapporto hanno?
"Lui è molto contento, si è trovato benissimo con la società e a Parma in generale. Quest'estate voleva rimanere a Parma, perché ha trovato un ambiente che conosce e in cui ha fatto bene due anni, e per lui è un vantaggio restare in una società che ti apprezza e dove ha la fiducia di tutti. Lavori molto più serenamente se sai che hai la fiducia di tutti. E' contentissimo di essere a Parma e soprattutto di aver fatto il contratto che lo ha tranquillizzato ancora di più a livello di ambiente, è molto contento". 

Questo può essere l'anno della sua consacrazione con la Primavera, in modo da essere da trampolino per il prossimo?
"Certo, il suo obiettivo deve sempre essere quello di fare meglio. Ha fatto benissimo negli Allievi, ha fatto bene lo scorso anno e questo è un anno fondamentale e lui lo sa benissimo. Credo che farà bene e ha tutte le qualità per farlo: è un ragazzo intelligente, fisicamente è dotato e più lavora più gioca meglio, essendo un fisico prestante come lo ero io. Per lui è un anno fondamentale, lo sa, e sono convintissimo che farà molto bene perché si allena benissimo ed è solo questione di tempo prima che darà grandissime soddisfazioni. Mi rivedo molto in lui e spero che faccia anche una carriera migliore della mia, anche se pure la mia male non è stata". 

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