PL - Fiorin: “Maresca? E’ cresciuto tanto. Per vincere in B servono equilibrio e costanza”

Nella stagione 2017-2018, sulla panchina dell'Ascoli, in Serie B, per Fulvio Fiorin ed Enzo Maresca era la prima esperienza alla guida 'dei grandi'. Il primo, nelle vesti di allenatore, dopo un lungo trascorso nelle giovanili del Milan ed un campionato al fianco di Giuseppe Sannino, a Salerno, e l'attuale tecnico del Parma, allora al primo anno post ritiro, nel ruolo di vice di Fiorin. Ora, per l’ex Juve e Toro, la ripartenza da Parma è una scommessa importante per la sua carriera, ed il suo ex collega, oggi sulla panchina del Milano City, ha sensazioni positive: ecco cosa ha raccontato, in esclusiva, ai nostri microfoni. 

7 punti in 3 gare: è un Parma che sta rispettando le attese
“Sembrerebbe di sì. La B, va fatta una premessa, è un torneo davvero difficile da interpretare. Ci sono tante squadre in lotta per qualcosa di importante, la classifica è spesso corta e il torneo lungo. Il Parma ha l’obiettivo di tornare in A ed ha fatto una squadra all'altezza per vincere, ma dovrà prestare attenzione a tanti dettagli. Gli ultimi risultati sono stati meritati, la partenza rispetto ad altre rivali accreditate è stata decisa. Tutto va interpretato in modo positivo”.

Contro il Pordenone, i gialloblù, al di là della bravura dei singoli, hanno dominato anche sul piano del gioco e dell'intensità. Sta nascendo il Parma di Maresca? 
“Quello che conta in un campionato così lungo è il fatto di crescere e migliorare. Sicuramente bisogna valutare la crescita sul piano del gioco, ma non solo. Il Parma comincia ad avere un’identità, e ciò è positivo: ha individualità forti, ma sa essere anche squadra”.

Vazquez e Man protagonisti di questa Serie B. Si aspettava un impatto così o si temeva lo scotto della categoria?
“Ciò che può influire sono gli aspetti sentimentali, mentali. Per ambire alla Serie A servono tanti fattori ed i calciatori stanno dimostrando di avere la stessa volontà e gli stessi stimoli di club e ambiente. Vazquez e Man stanno dimostrando la stessa professionalità che sarebbe stata necessaria in Serie A. Stanno facendo molto bene in un sistema complesso, l’interpretazione della situazione è positiva”. 

Quale può, o deve essere, il segreto di una squadra dietro la vittoria di un campionato?
“Crescere continuamente di settimana in settimana, migliorarsi sempre. Mai pensare di fare progetti prima del tempo”. 

Come valuta la sua esperienza con lui ad Ascoli? Quanto è cambiato o maturato da allora?
“Enzo è un ragazzo molto intelligente, si prepara e sta attento ai particolari. La squadra può trarne giovamento, ma soprattutto lui. Sicuramente le competenze sono cresciute, l’esperienza, inoltre, fa tanto. E’ stato all’estero ed è migliorato, ma certe caratteristiche fondamentali per fare strada le aveva già”.

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