PL - Cuoghi: "Parma ha troppi stranieri in squadra. Serve un cambio di atteggiamento"

24.09.2021 16:05 di Donatella Todisco   vedi letture
PL  - Cuoghi: "Parma ha troppi stranieri in squadra. Serve un cambio di atteggiamento"

Prima il Pisa, poi il Parma. Due fasi finali della carriera di Stefano Cuoghi, che tra le varie maglie della sua carriera ha indossato anche quella del Milan. Ben 107 presenze e 11 reti coi toscani dal 1986 al 1990, 82 con 3 reti quelle coi ducali dal 1990 al 1993, togliendosi inoltre la soddisfazione di vincere una Coppa Italia e una Coppa delle Coppe. Il suo racconto sul momento delle due squadre e sulla partita del Tardini in programma in questo weekend ai microfoni di ParmaLive.com.

Parma-Pisa, una sfida da vertice. Se lo sarebbe mai aspettato? 
"Per ora solo il Pisa è da vertice, il Parma è leggermente attardato. Io sinceramente a inizio campionato pensavo fosse l'opposto: il Parma davanti e il Pisa nella classifica che le competesse. In realtà la formazione nerazzurra sta facendo molto bene, mentre gli emiliani sembra siano in difficoltà. Questo lo testimoniano i risultati e le prestazioni. La sconfitta con la Ternana è stata abbastanza pesante perché gli umbri non avevano mai vinto. Inoltre c'è stata anche la sconfitta in casa con la Cremonese. Quello che tutti si aspettavano, per adesso, ha un ritardo importante".

Cosa la impressiona maggiormente dei pisani? 
"Hanno vinto tutte le partite bene, meritando al 90%-95% tutte le vittorie. E' una squadra che ha un mix di giovani e meno giovani, inteso di senso di appartenenza. Il nucleo base è consolidato da un po' di tempo. Hanno acquistato giocatori giovani che stanno facendo benissimo, come ad esempio Lucca, Touré e Leverbe. Il Pisa ha fatto una campagna acquisti all'altezza e stanno facendo tutti molto bene. Quando acquisisci questa sicurezza diventa difficile batterli".

Lorenzo Lucca è davvero il nuovo astro nascente del calcio italiano?
"Non esageriamo subito. Diamo il tempo a tutti i giocatori di crescere, senza sbilanciarci con giudizi. Da quel che so è un giovane che ha avuto molte richieste da società che potessero permettergli di giocare con continuità, di farlo crescere, di far dimostrare il suo valore a tutti. Lui è agli inizi e gli auguro di fare una grande carriera. Io mi ricordo di Toni, anche se si tratta di un giocatore con caratteristiche diverse, che impiegò tempo per arrivare a determinati livelli. E' un giocatore a cui ci vorrà un po' di tempo perché è un centravanti atipico, anche se Lucca è molto veloce e ha molta forza. E' un'ottima prospettiva, però dire che è l'astro nascente del calcio italiano è prematuro. Per il momento lui sta facendo molto bene".

Parma delusione di questo avvio? Giusto parlare di crisi?
"Occorre andare piano. Io parto da un presupposto. Ho visto la partita contro la Ternana e mi sono reso conto che la maggior pare dei giocatori in campo è straniera. Mi sembra che i giocatori italiani siano pochi. Comprendo che la proprietà sia straniera e altri fattori, secondo me lo zoccolo duro della squadra deve essere composto da giocatori italiani, come è quello del Pisa. Questo può essere un problema da non sottovalutare: quello di avere un'identità esterofila piuttosto che italiana, soprattutto in questa categoria". 

Maresca ha solo bisogno di tempo? O serve un altro approccio in B?
"Non posso dare giudizi sul suo operato perché non lo conosco. Lui non ha un compito semplice. E' reduce dall'esperienza di un campionato giovanile in Inghilterra, dove le esigenze sono diverse. Anche in Italia allenare la Primavera è diverso rispetto che allenare una Prima Squadra, con tutto il rispetto per tutti. Non ha un compito facile perché l'obiettivo è quello di vincere e puntare alla promozione diretta. L'intenzione della società è quella di tornare in Serie A".

Impressioni generali sulla B di quest'anno.
"E' un campionato che ha delle ottime squadre. A me piace il Benevento, che verrà fuori alla distanza. Il Lecce e il Monza stanno avendo difficoltà. Mi piace anche il Brescia. La Cremonese è una squadra che può fare benissimo come a Parma, ma anche malissimo come dimostra la sconfitta contro il Perugia. Tutte le squadre alternano un risultato buono con uno meno buono, fatta eccezione il Pisa che è capolista. Il livello è abbastanza equilibrato per ora, con l'eccezione del Pisa, e il campo sempre sarà giudice finale".

Qual è il suo pronostico?
"Ho sempre detto, in tempi non sospetti, che le due squadre in cui sono stato bene in carriera sono Parma e Pisa. In questo momento il Parma ha più bisogno di punti. Auguro al Parma di fare molto bene. Il mio desiderio è quello che entrambe le squadre siano promosse in Serie A".

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