Scamacca il mietitore: ecco perché il Parma si era spinto fino a 25 milioni

20.03.2021 16:14 di  Niccolò Pasta  Twitter:    vedi letture
Scamacca il mietitore: ecco perché il Parma si era spinto fino a 25 milioni
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E' partito dalla panchina, ma il suo ingresso ha cambiato la partita: Gianluca Scamacca, attaccante del Genoa, si prende le copertine nel post di Parma-Genoa, decisa da una sua doppietta in risposta alla rovesciata di Pellè. Due gol da grande attaccante, prima con un semplice tap-in in area di rigore, dopo un duello rusticano in area con Bani, poi con un missile da venticinque metri, dritto all'angolino. E pensare che Scamacca questo Parma-Genoa avrebbe potuto giocarlo in maglia crociata, con il ds del Parma Marcello Carli che in ogni modo, tra estate e inverno, ha provato a portarlo in Emilia. In estate i primi contatti con il Sassuolo, proprietario del cartellino, che chiedeva circa venti milioni: troppi, per un calciatore che mai aveva inciso in Serie A. Poi gennaio, il mercato di riparazione, e il Parma che si trova alla disperata ricerca di una punta.

Scamacca trova poco spazio a Genova e può lasciare, Carli offre un prestito con obbligo di riscatto legato alla salvezza crociata, mettendo sul piatto circa 25 milioni. Il Sassuolo tentenna, ma è il Genoa a bloccare tutto: la squadra di Preziosi, con cui Scamacca è legato fino a giugno, non vuole rinforzare una diretta concorrente, e lascerebbe andare l'attaccante classe '99 solo per il Sassuolo. Non se ne fa nulla, il Parma vira su Zirkzee e Pellè, con Scamacca che resta a Genova nonostante un minutaggio ridotto. Fino a ieri sera, e alla doppietta che ha deciso la sfida del Tardini.