Palermo, Foschi promette: "Non faremo la fine del Parma. L'addio di Zamparini un dramma"

18.02.2019 16:09 di  Redazione ParmaLive  Twitter:    vedi letture
Palermo, Foschi promette: "Non faremo la fine del Parma. L'addio di Zamparini un dramma"
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© foto di Gabriele Di Tusa/TuttoPalermo.net

Rino Foschi, presidente del Palermo, ha parlato oggi in conferenza stampa del futuro del club, di cui ora possiede anche le quote azionarie. Questo quanto riassunto da forzapalermo.it: "Quando Zamparini ha ceduto, è cominciato il dramma. Questo gruppo inglese ha fatto per due mesi solo danni. Sono stato licenziato, riassunto, licenziato. So quello che ho subito, mi hanno spersonalizzato nel mio lavoro, nel mercato, hanno bloccato giocatori importanti che erano nel mio progetto. Io non ci ho mai creduto, ho fatto tutto quello che potevo fare. Il mio avvocato mi ha detto di stare attento a come parlo, quindi non voglio usare parole di un certo tipo. Sono tornato a Palermo sperando di fare un grande campionato. Loro sono arrivati, si sono impossessati della squadra e hanno fatto quello che volevano. Al punto che dopo la partita di Perugia sono riuscito a riprendere il Palermo. L'ultima degli inglesi: mi hanno mandato delle spese, dei rimborsi, pari a un milione di euro. Holdsworth ha mandato 140 mila euro di spese. Oggi sono qua, sono riuscito a togliergli la società e ad impossessarmi delle quote, di corsa. Siamo riusciti ad avere dalla Lega un anticipo, Balata mi è stato molto vicino, perché noi siamo credibili, e siamo riusciti a pagare gli stipendi".

Zamparini: "Io sto creando un gruppo nuovo che sta comprando la società, che ha coinvolto anche la famiglia Mirri, che ha comprato la pubblicità. Li ringrazierò sempre perché mi hanno dato la possibilità di non essere penalizzato. La società non possono comprarla. La procura deve sapere che qui Zamparini non c'entra più. La gente che sta per entrare sarà il futuro del Palermo. Non è facile oggi comprare il Palermo, specialmente per i danni che hanno fatto questi inglesi, che non hanno la vergogna, ci mandano le spese. Non sono riusciti a fare niente, mi hanno bloccato il mercato, ne sono usciti a testa bassa e chiedono le spese. Pensate a chi aveva venduto il Palermo il nostro ex presidente. Credo che quello che ho vissuto in questi due mesi non ha parole per essere raccontato. Ho subito danni d'immagine, danni nel lavoro, troppe cose e non mi fermo qui. L'importante è che io sia riuscito a trovare questa famiglia che ci dà una mano comprando 4 anni di pubblicità. Il percorso non è ancora finito: deve entrare questa nuova società, che mi auguro che sia Zamparini 2". 

Il futuro del club: "Ci sono diversi gruppi: il gruppo italiano è quello legato alla famiglia Mirri; poi ce n'è uno straniero che ha un progetto importantissimo, un discorso molto serio, ma non è semplice. Qui si vende fumo. Dobbiamo uscire da questo momento qui che è difficile. Noi non faremo la fine del Parma, noi ne verremo fuori a testa alta. Ho il diritto di crederci perché c'è gente che crede in me. Dal primo giorno sapevo che non erano affidabili. Al mercato avevo un giocatore in canna, tutto fatto. Minelli era vicino. E anche altri due-tre milioni. Avevo idee bellissime. A Milano, mi chiamano Richardson e Holdswroth con l’interprete per chiederemi cosa stavo facendo a Milano e mi dissero ‘lei non fa niente’. Gunnarsson? Non ha colpe, io non ho firmato, ma lui è effettivamente sotto contratto. Siamo stati costretti a depositarlo. E sti inglesi parlano ancora, avete dato spazio a sta gente. Ma non si vergognano? Hanno fatto i pagliacci, ha spaccato il mercato a Foschi e chiedi anche un milione? L’avete mai sentita una roba del genere? Jake Lee? E’ uno scemo".