Morrone: "Aria strana a Parma, la gente è ferita. Spero si possa ripartire dalla B"

Intervenuto sulle colonne de Il Giornale di Latina, l'ex capitano gialloblù Stefano Morrone ha parlato del suo futuro, ma anche della situazione societaria del Parma: "Io mister? Il primo passo l’abbiamo compiuto, ma è ancora presto. Sono tornato in Calabria una volta firmata la rescissione con il Pisa, c’era questa opportunità e l’ho colta al volo. Ho ancora un anno di contratto col Parma, vediamo come finirà questa storia e quello che sarà. A giorni sapremo per intero la verità, se la società potrà iscriversi in B o se fallirà. Un altro anno lo farei volentieri, sto bene e non avrei problemi a continuare. Per ora mi alleno, in caso di fallimento del Parma valuterei anche qualche proposta da calciatore. Qualora trovassi una soluzione che mi piaccia e coincida con le esigenze familiari, non mi precluderei nulla. La situazione del Parma? Sono tornato in città da qualche giorno e si percepisce un’aria strana, la città è delusa e provata. Parliamo di un paese civile e bello, che magari non te lo fa sentire, ma la gente è ferita perché non si aspettava un’altra mazzata del genere. Ogni giorno escono fuori cose nuove, è un’agonia continua.
Si va avanti così da mesi, quello che aspetta la gente è capire ciò che sarà, sperando si possa ripartire con un calcio pulito e senza fregature. Il caso Parmalat e quello attuale, nel giro di dieci anni, fanno male. Sarei contento se il Parma salvasse almeno la B, soprattutto per tanta gente che lavora all’interno del club, e non mi riferisco ai calciatori. Ripartendo dalla B puoi ritrovare entusiasmo, ma c’è un monte ingaggi assurdo e non si fa altro che parlare di esercizi provvisori e curatori fallimentari. Sarà difficile colmare, in tempi così rapidi, il buco che si è creato. Il calcio è cambiato in negativo? Tanto. Sono diminuite le competenze e si pensa solo ad arricchirsi. Sarei ipocrita se non mi sentissi parte di questo mondo, perché alla fine mi ha dato tanto e mi permette di condurre una vita meravigliosa, ma negli ultimi anni il campo è passato in secondo piano, sopraffatto dagli interessi economici. E i risultati sono sotto gli occhi di tutti".