Cutrone, pressing e sacrificio non bastano: servono anche i suoi gol per risalire
Le ultime due uscite del Parma contro Como e Roma hanno lasciato intravedere qualche timido segnale di risveglio sul piano della produzione offensiva. Tuttavia, la sterilità sotto porta continua a rappresentare un problema strutturale per la squadra di Cuesta, che dopo nove giornate di campionato ha messo a referto appena quattro reti. Un dato che si conferma preoccupante, aggravato dal fatto che tutte le marcature siano arrivate da palla inattiva o da rimessa laterale (come il gol di Circati all’Olimpico), senza che si sia ancora vista una rete su azione manovrata. Una delle cause principali di questa crisi realizzativa è certamente da ricercare nell’emergenza infortuni che ha penalizzato il reparto offensivo. Tuttavia, anche chi è stato chiamato a raccogliere il testimone non ha finora risposto presente. È il caso di Patrick Cutrone, arrivato in estate per sopperire all’assenza di Frigan. L’attaccante comasco, classe 1998, porta in dote un bagaglio di esperienza importante: 162 presenze in Serie A con 28 gol e 14 assist, oltre a 23 reti in 67 apparizioni in Serie B. Numeri che raccontano di un attaccante affidabile, seppur non dotato di un killer instinct da bomber implacabile (media di un gol ogni 4,5 partite nei due principali campionati italiani), ma comunque in grado di garantire un contributo da 8-10 reti stagionali.
Finora, però, il contributo di Cutrone in zona gol si è limitato all’unica rete nel pareggio per 1-1 contro l’Atalanta. Se da un lato è innegabile il valore del suo lavoro (pressing alto, copertura, spirito di sacrificio) dall’altro è evidente che il Parma ha bisogno dei suoi gol: impegno e generosità non bastano più, servono concretezza e cattiveria sotto porta. Anche perché la classifica lo esige: una sola vittoria (contro il Torino) rappresenta un bottino troppo magro dopo nove giornate. I rientri imminenti di Oristanio e Ondrejka potranno restituire profondità e imprevedibilità all’attacco crociato, ma il cambio di rotta e la salvezza del Parma passeranno anche dai gol del suo numero 32.
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