Tutino: "Trattativa lunga, ma il Napoli e il mio agente conoscevano la mia volontà: non potevo rifiutare Parma"

18.08.2021 14:07 di  Rocco Azzali   vedi letture
Tutino: "Trattativa lunga, ma il Napoli e il mio agente conoscevano la mia volontà: non potevo rifiutare Parma"

Al termine della seduta mattutina di allenamento al centro sportivo di Collecchio ha parlato il nuovo acquisto in casa Parma, l'attaccante tanto cercato sul mercato, arrivato al termine di una lunga trattativa: Gennaro Tutino. Il classe '96, napoletano doc, ha risposto alle domande dei giornalisti presenti e di seguito vi riportiamo quanto detto nel corso dell'intervista.

Quali sono le tue primissime impressioni dei tuoi giorni iniziali a Parma e sul mister Maresca?
"Sono veramente felice di essere qui, mi sono trovato bene sin da subito con la squadra e con il modo di lavorare del mister: dobbiamo continuare su questa strada. Maresca chiede tantissimo ai suoi giocatori soprattutto per quanto riguarda la personalità e l'approccio alle partite. Vuole sempre comandare il gioco e per un attaccante se le cose vengono fatte per bene dalla squadra risulta tutto più facile perchè si creano più palle gol e si sta maggiormente nella metà campo avversaria. Mi sto trovando bene".

Come hai vissuto questa estenuante trattativa?
"Diciamo che è stata abbastanza lunga, però sia il Napoli che il mio agente sapevano quella che era la mia volontà ed io sono rimasto tranquillo e ho continuato ad allenarmi, aspettando con fiducia ed ora come ho già detto sono contentissimo di essere qui".

Qual è il tuo ruolo preferito in attacco?
"Negli ultimi due anni ho giocato come punta però prima l’esterno lo avevo sempre fatto, dove il Mister mi chiede di giocare ha la mia totale disponibilità".

Venerdì è il tuo compleanno e c'è l'esordio a Frosinone. Hai già pensato a che regalo farti e fare ai tifosi del Parma?
"Il regalo sarebbe vincere la partita per fare un regalo stesso non solo a me, ma a tutta la squadra e ai tifosi. Speriamo in un qualcosa che dipende da noi, dobbiamo partire bene, contiamo in un campionato da protagonisti per riportare il Parma dove merita”.

Schiattarella, anche lui napoletano come te, ha detto che serve la 'cazzimma' per vincere in Serie B.
"Questo è il quarto campionato di Serie B che affronto, l’ultimo l’ho anche vinto, sono giovane ma penso di avere già abbastanza esperienza in questa categoria, come ha detto Schiattarella ci vogliono quella cattiveria e quella fame che non devono mancare in una categoria non facile come questa. La Serie B è diversa dalla Serie A dove è quasi scontato che la prima possa vincere contro squadre che stanno nella parte bassa della classifica; in B le gare sono tutte difficili, corrono tutti e danno il massimo. Noi avendo più qualità dovremo mettere anche la cattiveria in più, se ognuno di noi non la mette si fa fatica”.

I tuoi ultimi due anni di Serie B, ad Empoli e a Salerno, sono stati importanti per te. Cosa ti porti di quelle esperienze?
"Nelle mie esperienze in B metterei anche quella con il Cosenza, è stato un bellissimo campionato con un bellissimo gruppo, così come a Salerno, abbiamo creato due gruppi molto uniti: a Cosenza ci siamo salvati, con la Salernitana abbiamo iniziato in sordina ma ci siamo detti di voler vincere il campionato. Ce l’abbiamo fatta perchè focalizzati sull’obiettivo e ognuno si sacrificava per il compagno, si faceva una corsa in più con la voglia di raggiungere l’obiettivo. Penso di poter portare cattiveria e fame, quella che ho avuto negli ultimi anni mi ha contraddistinto, ho dimostrato di avere quella grinta e tenacia senza la quale avrei fatto fatica. Bisogna essere uniti, solo così potremo raggiungere quello che tutti vogliamo".

Qual è l'attaccante in Europa a cui vorresti somigliare?
"Negli ultimi anni ho avuto alcuni riferimenti che ho osservato per cercare di migliorarmi, come Benzema o Aguero. Il secondo è un modello al quale guardo particolarmente".

Avevi la possibilità di giocare in Serie A, ma sei venuto a Parma. Possiamo dire che è un appuntamento solo rimandato al futuro prossimo?
"Non avrei potuto rifiutare un’offerta dal Parma che è la quarta squadra italiana per trofei in Europa, il mio obiettivo è tornare in A il prossimo anno, non sarà facile: le certezze non arrivano dal nome, ma dal lavoro quotidiano, così come dall’andare in campo e lottare per cercare di vincere”.