Kulusevski: "Voglio chiudere in bellezza. Non penso ai gol, voglio vincerle tutte"

27.05.2020 10:15 di  Alessandro Tedeschi  Twitter:    vedi letture
Kulusevski: "Voglio chiudere in bellezza. Non penso ai gol, voglio vincerle tutte"
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© foto di Daniele Buffa/Image Sport

Dejan Kulusevski ha rilasciato una lunga intervista ai microfoni de La Gazzetta dello Sport in cui parla di Parma e di futuro, che sarà a tinte bianconere: "In estate quando il ds Faggiano e mister D'Aversa mi hanno offerto questa opportunità hanno dimostrato grande fiducia e questa per me è stata una stagione straordinaria. Perciò ci tengo a chiuderla in bellezza". 

Obiettivi?
"Voglio fare la mia parte per questo finale. Non penso ai miei gol, l'importante è vincerle tutte. E voglio sfruttare ogni giorno per imparare".

In che modo?
"D'Aversa è un martello, mi piace perché non mi dà respiro. Farà una grande carriera. E io devo sbagliare sempre meno. Correre meno e pensare di più in campo. Fuori, mangiare meglio".

Cioè?
"Alla mia età dolce e bevande gassate piacciono, ma ho capito che non mi fanno bene". 

Chi è il suo tutor?
"Bruno Alves. A 40 anni è il più in forma di tutti. Gli ho chiesto aiuto. Ora lo ringrazio".

E' anche molto amico di Cristiano Ronaldo:
"Lo so, sono due mostri di longevità, due highlander. Un sogno imitarli". 

Ma ha già conosciuto Cristiano:
"Che emozione quel giorno allo Stadium, un'atmosfera unica! E CR7 mi ha detto: "Benvenuto Dejan, come stai?". Anche Buffon e Chiellini sono stati carini con me. Una gioia immensa per un ragazzo che li aveva visti solo in TV. Abbiamo fatto una bella figura in quella partita, ma io mi ero infortunato nel riscaldamento: avevo tanta adrenalina e non mi ero accorto di essermi stirato". 

Invece qualcuno ha pensato si fosse già montato la testa:
"Lo so, purtroppo. La realtà è che non stavo bene fisicamente. Adesso ringrazio il fisioterapista che mi ha aiutato a risolvere i problemi di postura e di respirazione. In queste settimane abbiamo fatto due sedute al giorno. Ora vado a mille". 

Quando ha capito di aver svoltato?
"Dopo la partita con il Cagliari. Ero arrabbiato, avevo giocato bene e per la prima volta mi ero sentito tranquillo in campo. Come se fossi in Primavera. Mi sentivo finalmente adeguato in Serie A". 

Le sensazioni più forti?
"Al debutto a S. Siro con l'Inter: uno stadio magnifico. Ero sereno in apparenza, ma nell'intervallo ho vomitato per lo stress: un 2-2 indimenticabile". 

La partita più bella?
"Con il Torino: il mio primo gol, un assist ed un rigore procurato. Un 3 a 2 da applausi". 

La peggiore?
"Le due con la SPAL. L'ultima, fu giocata in una situazione surreale, nell'incertezza. Non abbiamo neanche potuto mangiare".

Dejan a che punto è sulla sua strada?
"Sulla strada giusta. Mi sento pronto ed ogni giorno più forte".