Iachini analizza la stagione: “Fatto il massimo, ma ciò non significa in modo perfetto"

05.05.2022 11:43 di Rocco Azzali   vedi letture
Iachini analizza la stagione: “Fatto il massimo, ma ciò non significa in modo perfetto"
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Il tecnico del Parma, Beppe Iachini, ha da poco concluso di parlare alla stampa nella conferenza di rito che precede la sfida di campionato. Domani i crociati chiuderanno questa deludente stagione sul prato dell’Ezio Scida di Crotone ed il tecnico ducale ha analizzato alcuni dei momenti chiave della stagione, dal momento del suo arrivo: "Dopo la gara dell'andata contro l'Alessandria, la squadra stava uscendo da un momento di timore, di paura. Stavamo uscendo da un momento negativo e quella vittoria ci dava entusiasmo, a noi e ai nostri tifosi. Eravamo in crescita, invece poi si è fermato il campionato per 35 giorni. Abbiamo perso Benek ed Inglese per delle contusioni e sono sorte alcune problematiche. Strada facendo poi abbiamo provato ad inserire ragazzi nuovi a gennaio, ma anche lì abbiamo avuto qualche impiccio. Il presidente ha fatto il massimo, i direttori hanno fatto tutto quello che si poteva fare anche sul mercato. Noi anche, come gruppo, abbiamo fatto il massimo, ma ciò non significa che abbiamo fatto tutto in modo perfetto. L'idea era quella, poi ma abbiamo avuto tante problematiche inaspettate che abbiamo cercato di superare. Volevamo fare tutto perfetto, ma non ci siamo riusciti".

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C’è qualcosa, qualche scelta che non rifarebbe se potesse tornare indietro?
"Me lo sono chiesto anch'io. Noi siamo partiti con il 4-3-1-2, poi nelle successive partite c'era la necessità di dare un vestito alla squadra, mi dava fastidio tenere fuori Man o Bernabé, Circati stava crescendo, mi dava fastidio tenere fuori Cobbaut, poi mi dava fastidio Vazquez tenerlo così basso, era sacrificato. Quando abbiamo avuto qualche conoscenza in più di noi stessi abbiamo provato a fare una rincorsa giocando con tutti i giocatori più di qualità e propositivi che avevamo in rosa. Cercando ovviamente di avere equilibrio, abbiamo optato per un undici che prediligesse la manovra, la profondità ed il palleggio, e con il 3-4-1-2 abbiamo provato a fare questa rincorsa con coraggio. Alle volte anche le scelte sono fatte per trasmettere coraggio, e giocare e mettere qualità in campo è una di queste. Abbiamo sempre provato a giocarci ogni partita. Poi i punti che fai dipendono spesso dalla concretezza, ma ci è mancata tante gente soprattutto davanti e un po' di fortuna. Simy è un ragazzo d'oro, è bravissimo sul piano della professionalità, ma era fermo da tanto, e se avesse sfruttato le occasioni che ha avuto magari sarebbe svoltata la sua stagione ed anche la nostra. Con i se e con i ma non si va da nessuna parte. Questo però non è dare la responsabilità a nessuno, i ragazzi hanno sempre dato tutto fino a qualche partita fa, hanno sempre onorato la maglia. Dispiace per società e tifosi. Se non avessi provato con un trequartista e due punte avrei avuto la sensazione che avrei dovuto farlo, bisognava provare. Io guardo il bicchiere mezzo pieno, si sono gettate buone basi ed i ragazzi ora hanno un atteggiamento giusto. Poi perché arrivino i risultati, per costruire una casa, a volte, ci vuole un po' più di tempo. Soprattutto quando nevica, grandina o c'è il temporale, che capitano cose dall'esterno impreviste".