Circati: "Devo molto a Iachini, ha grande fiducia in me. Che emozione leggere il mio nome sulla lavagnetta all'esordio"

21.04.2022 16:27 di  Niccolò Pasta  Twitter:    vedi letture
Circati: "Devo molto a Iachini, ha grande fiducia in me. Che emozione leggere il mio nome sulla lavagnetta all'esordio"
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Alessandro Circati è una delle note liete della stagione del Parma, che in questo campionato ha lanciato diversi ragazzi cresciuti negli ultimi anni nel proprio settore giovanile, proprio come il difensore, arrivato in Emilia un anno fa. In una lunga intervista concessa al sito australiano Kick360.aus.com, il giovane difensore ha parlato del suo esordio e dei primi passi mossi in questa stagione tra i professionisti: "L'esordio? In realtà non sapevo che avrei giocato, ci sono un paio di altri ragazzi che giocano nella mia posizione, quindi non avevo proprio in mente che potessi giocare io. Due ore prima dell'inizio della partita, l'allenatore ha mostrato la lavagnetta e ha mostrato chi avrebbe giocato. Lì ho visto il mio nome tra i titolari". 

L'emozione dell'esordio.
“Nei primi 15-20 minuti i nervi stavano prendendo il sopravvento, ma dopo essere andati allo stadio ed essere entrati in campo ho iniziato a calmarmi. Dovevo andare là fuori, giocare a calcio e divertirmi". 

Il provino al Leicester prima del ritorno in Italia.
"Sono stato lì per un paio di mesi e le cose sono andate davvero bene, ma a causa della Brexit non potevo più restare in Inghilterra. Ho la famiglia in Italia, quindi sono venuto qui e quando l'opportunità di giocare per il Parma è saltata fuori l'ho colta. È un grande club con alcuni giocatori favolosi e una storia brillante, quindi ho deciso di firmare qui". 

L'inizio stagione in Primavera, poi la fiducia di Iachini cambia le carte in tavola.
"Grazie alla fiducia che il mister ha in me – e per questo gli devo molto – mi ha fatto giocare la prima partita e da lì è andato tutto bene. Ho giocato quattro partite dal mio debutto circa un mese e mezzo fa”.

L'importanza di Gigi Buffon.
"È molto bravo e di grande aiuto. È sempre lì a dirti cosa fare e a dare consigli. È molto bravo, è molto costruttivo e per niente negativo. Averlo dietro di me per la mia prima partita mi ha dato un po' più di fiducia, sapendo che era lì per aiutarmi e guidarmi nel gioco. È un ragazzo eccezionale, di grande personalità, ama sorridere, ama scherzare. Non lo vedi mai giù di morale o prendere un giorno libero. È sempre positivo e ride con i ragazzi, che siano i più grandicelli o anche noi ragazzi più piccoli”.

La scelta tra la Nazionale italiana e quella australiana.
“Mi hanno detto che la nazionale italiana mi voleva. Era una situazione molto difficile. Sono più che felice di giocare per entrambi i Paesi. È stato un onore assoluto essere stato invitato a vestire la maglia australiana, ma ho sentito che era meglio per me andare a giocare con la nazionale italiana. Siamo andati in Norvegia per giocare con la loro nazionale e abbiamo vinto 5-0. È stato un grande onore vestire i colori italiani e lottare in campo per la nazione”.