Carmignani: "Parma ottimo a Udine, ora si lotta per l'Europa"

21.01.2019 22:04 di  Nico D'Agostino   vedi letture
Carmignani: "Parma ottimo a Udine, ora si lotta per l'Europa"

Ripreso il campionato con la vittoria del Parma ad Udine, riprende anche la consueta rubrica di sportparma.com condotta da Gedeone Carmignani. Ecco il suo pensiero sulla bella vittoria crociata in Friuli: “Il Parma ha avuto il controllo della partita. La squadra di D’Aversa è stata bravissima a sfruttare gli errori tattici dell’Udinese, grazie ad un centrocampo tecnico, che ha avuto la meglio su quello muscolare dei friulani. Quando gli si apre il campo, il Parma è incredibile, letale; gli attaccanti gialloblù vanno fermati con il fallo e non sempre i difensori ci riescono, vedi il gol di Gervinho. A proposito: è assurdo dare così tanto campo a uno come Gervinho su un calcio d’angolo. Un Parma padrone del campo, dicevo: in difesa linee corte che creano densità e impediscono l’ultimo passaggio. A volte in difesa sembra di vedere un pullman schierato. L’Udinese è stata anche sfortunata in alcune situazioni, ma tatticamente il Parma è stato eccellente”.

L’Europa resta un sogno proibito?
“Partiamo col ricordare che ieri il Parma ha ottenuto la quinta vittoria esterna, sono numeri molto importanti. La campagna acquista dimostra che si vuole allargare e migliorare il progetto iniziale; Kucka e El Kaddouri sono nomi importanti, non da squadra che lotta per salvarsi. Adesso bisogna giocare con le carte scoperte, basta nascondersi dietro i luoghi comuni, perché la società sta dimostrando di puntare a qualcosa di importante. La salvezza è cosa fatta, o quasi, la classifica e il mercato dicono che il Parma è in lotta per l’Europa”.

Che idea si è fatto della diatriba tra Nuovo Inizio e l’ex presidente Lizhang?
“Quando ci sono di mezzo degli interessi così grandi e tanti soci coinvolti è probabile che sorgano dei problemi. Si va verso una battaglia legale ed è difficile giudicare. Se dipendesse da me vorrei che il Parma rimanesse in mano a gente del territorio, come tutte le altre squadre italiane, perché gli imprenditori locali sono più coinvolti nel progetto sportivo”.