Bonazzoli ricorda: "Cannavaro un fratello maggiore, Adriano una forza disumana"

11.05.2020 21:07 di  Niccolò Pasta  Twitter:    vedi letture
Bonazzoli ricorda: "Cannavaro un fratello maggiore, Adriano una forza disumana"
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© foto di Federico De Luca

Emiliano Bonazzoli è arrivato a Parma nell'estate del 2000, dopo che con il suo Brescia aveva fatto vedere grandissime cose. Strappato alla concorrenza del Napoli, Bonazzoli, che Nedo Sonetti chiamava il "Vieri bresciano", fece fatica ad imporsi a Parma, con cui collezionò 53 presenze e 14 reti in tre anni, con in mezzo una parentesi in prestito al Verona. In un'intervista rilasciata a Dazn, l'ex attaccante ha rivissuto la parentesi di Parma, soffermandosi su due suoi ex compagni, Fabio Cannavaro e Adriano: "Mi piace ricordare Fabio Cannavaro, che oltre a essere un super campione è un grande uomo. Sembrava un capitano già navigato, con tantissima esperienza, e sapeva dare una mano ai giovani. Mi piace molto ricordare questa esperienza con lui, gli piaceva molto parlare e si interessava molto dello spogliatoio, se c'era qualcosa che non andava. Era come un fratello maggiore.

Adriano? Mi ricordo che quando c'erano le amichevoli nessuno voleva andare in barriera, sembravamo birilli. Aveva questa forza straordinaria, un calcio mancino potentissimo che faceva paura e metteva in difficoltà chi andava in barriera. In ritiro noi dovevamo essere al centro di uno schema per quanto riguardava forza, atleticità. Noi eravamo tutti ad un livello medio, poi lui era sopra, era talmente forte che era fuori da questo grafico. Rimasi sorpreso, aveva una forza disumana".