PL - Punzi: "Tifosa e giocatrice: vincere col Parma è bellissimo"

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10.04.2019 18:38 di  Sebastian Donzella   vedi letture
PL - Punzi: "Tifosa e giocatrice: vincere col Parma è bellissimo"
© foto di Parma Calcio 1913

Il Parma è in Serie C. No, non siamo tornati al 2017. Parliamo del Parma femminile che, con ben tre giornate d'anticipo, ha vinto il proprio campionato di Eccellenza venendo così promosso in C. Una cavalcata trionfale, quella delle ragazze gialloblù, raccontata a ParmaLive.com dal suo bomber, Rossella Punzi, trascinatrice a suon di gol delle crociate al primo posto.

Diamo i numeri: diciotto vittorie, cento gol realizzati e promozione a 270 minuti dal termine. Campionato dominato.
"Sì ma non è stato per niente facile vincerlo. Anche perché la stagione non era iniziata nel migliore dei modi, dato che avevamo perso col Pievecella sia in Coppa che in campionato. Sapendo che sarebbe stata la nostra rivale numero uno per la Serie C, quei risultati non ci avevano fatto ben sperare. Poi, per fortuna, sono arrivate le vittorie e nel contempo ci siamo accorti che le avversarie perdevano punti".

Qual è stato il momento decisivo della stagione?
"Un po' tutto il girone di ritorno: alcune partite, vinte all'andata con tanti gol di scarto, dopo il giro di boa le abbiamo conquistate di misura e con grande fatica. Nelle difficoltà abbiam continuato a conquistare i tre punti e questo è stato fondamentale per il successo. Contro il Pievecella, invece, abbiam pareggiato ma è stato un segno X fondamentale perché ci ha permesso di mantenere un vantaggio che ci siam portate dietro fino a oggi".  

Avete vinto il campionato con una squadra piena di giovani, vista la grande attenzione gialloblù per il vivaio.
"Già l'anno scorso erano tante. È stato il mio primo anno al Parma ed era anche il mio primo anno in carriera in cui mi interfacciavo con una squadra così giovane. Solitamente nelle categorie in cui ho sempre giocato, l'età media era molto più alta. Il club crociato ha attinto alle nuove leve che sono cresciute bene in questi anni. Per me non è stato un problema condividere con loro lo spogliatoio perché si tratta di brave ragazze sia dal punto di vista calcistico che dal punto di vista dell'educazione. Siamo sempre andate tutte d'accordo, mentre in uno spogliatoio di sole grandi non sempre è stato così".

Il campionato, però, non è ancora finito. Anche perché ti stai giocando anche il titolo di bomber...
"Ho siglato 19 reti in campionato e 5 in Coppa. Sono prima in graduatoria con un altro paio di avversarie e abbiamo tutte tre partite da giocare. Quindi non solo bisogna onorare il campionato fino alla fine ma personalmente devo anche segnare per vincere la classifica capocannonieri. E poi abbiamo anche la semifinale di Coppa, pure lì cerchero di far bene per portare a casa un altro trofeo".

Allora lanciamo un appello a mister Bazzini: niente turn-over in campionato, c'è un altro titolo da vincere...
"Si va benissimo, così magari ho più chance di giocare (ride NdR). Scherzi a parte, il nostro allenatore ha dimostrato di saper gestire benissimo il gruppo. I campionati non si vincono per caso, la sua mano si vede".

Parmigiana con la maglia del Parma. 
"
Sono una tifosa da sempre. Se mi avessero detto quando ho cominciato ad andare allo stadio che avrei potuto vestire questa maglia, probabilmente non ci avrei creduto. Non è immaginabile la felicità che sento ogni volta che indosso la casacca del Parma. È il sogno realizzato di una bambina che gioca per la squadra della sua città. Allo stesso tempo senti sempre la responsabilità di portare in campo questi colori e questo stemma, anche le avversarie ci osservano con ammirazione e timore".

Come fai a seguire la prima squadra maschile?
"Studio sempre il calendario per capire se posso andare allo stadio. Ci sono riuscita in diversi anticipi e posticipi mentre quando giochiamo in contemporanea, o quasi, sfrutto il tablet per guardare spezzoni e highlights. Una passione che accomuna molte di noi nello spogliatoio".

Il ricordo più bello al "Tardini?
"La prima finale di Coppa Italia vinta con la Juventus, un'emozione unica. L'avrò rivista in VHS una decina di volte per intero dopo essermela goduta allo stadio".

Quando posi nel borsone gli scarpini, cosa fai?
"La commercialista. Tante volte ho macinato chilometri la domenica notte per andare a lavorare il lunedì mattina. Il calcio è un hobby molto faticoso ma bellissimo".

Chiusura sul futuro. Resti?
"Lo spero di cuore, rimarrei molto volentieri. E anche se il campionato sarà un po' più complicato, penso sempre che quella di questi giorni è la mia seconda promozione in carriera. E visto che non c'è due senza tre..."

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