PL - Piazzi: “Soddisfatti ma l’obiettivo è migliorarsi. Camara pronto per l’esordio in prima squadra”

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25.12.2019 18:12 di  Niccolò Pasta  Twitter:    vedi letture
PL - Piazzi: “Soddisfatti ma l’obiettivo è migliorarsi. Camara pronto per l’esordio in prima squadra”
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“Un bilancio? Secondo me è buono, abbiamo confermato il trend dell’anno scorso e dell’anno prima, cioè di una crescita che penso sia la cosa più importante. Il nostro obiettivo è di crescere e mi sembra che lo stiamo facendo perché al di là delle classifiche, che lasciano il tempo che trovano, è la qualità del gioco, delle rose che denotano un miglioramento e sono cose tangibili. Siamo soddisfatti ma non ci accontentiamo, dobbiamo lavorare ancora tanto e pensiamo che ci sia margine per fare ancora meglio”.
Esordisce così il Responsabile del Settore Giovanile Luca Piazzi in esclusiva ai microfoni di ParmaLive.com. Dopo i tanti investimenti estivi le squadre giovanili stanno tutte ottenendo ottimi risultati, con molti ragazzi che si stanno mettendo in evidenza e che sognano un esordio con la prima squadra.

Partiamo dalla Primavera: nonostante sia una squadra molto giovane la classifica e il gioco stanno dando buoni frutti:
“Esatto, sono molto contento dei nostri allenatori e in questo caso di Mister Veronese. E’ vero che la squadra ha avuto degli up and down ma comunque in tante partite si è vista una squadra propositiva, non una squadra che giocava in maniera speculare ma che aveva una propria identità e soprattutto molto simile alla prima squadra, perché noi pensiamo sempre a questo. Il progetto finale è per la prima squadra e pensiamo che lo stiamo seguendo in una buona maniera”.

Tanti ragazzi in Nazionale, in Coppa Italia ci sono state le prime convocazioni per Artistico, Corvi, Balogh e Kasa, Camara è in pianta stabile con D’Aversa: quando arriverà il primo debutto con la prima squadra?
“Quello che ritengo pronto per esordire è Camara, gli altri sono ragazzi che possono iniziare ad affacciarsi ma che sinceramente, sia per l’età che per il background, non hanno ancora le potenzialità per poter pensare di poter giocare in prima squadra. Però nel giro di un anno o due saranno pronti e fra tre/quattro anni toccherà ad altri. A me non piace mai fare nomi perché a livello di settore giovanile tante cose cambiano rapidamente e tutti devono essere consapevoli che per arrivare devi avere il giusto atteggiamento, devi lavorare sodo e sfruttare al meglio quello che acquisisci durante il percorso. Non mi va di togliere questa possibilità a nessuno facendo dei nomi ma detto questo quello pronto è Camara”.

Quello che emerge è un supporto fra le squadre, una collaborazione stretta fra i Mister con tanti ragazzi “prestati” fra le Under:
“Questo è il nostro obiettivo, creare un cantiere unico e non ragionare più a livello di team ma a livello di club. Pensare al bene dei ragazzi e alla loro formazione, spesso facciamo queste cose, spostiamo qualcuno in un’altra squadra per l’obiettivo finale: formare dei ragazzi pronti. Avremo bisogno di un po’ di tempo perché sappiamo che questo processo, soprattutto per il Parma che è ripartito da zero, è un processo a medio-termine. In questi primi tre anni abbiamo lavorato su delle buone basi e abbiamo migliorato molto quello che era stato creato nell’immediata ripartenza del Parma. Direi che possiamo esser soddisfatti ma ripeto, la soddisfazione è momentanea, non dobbiamo accontentarci e continuare a lavorare. Il club e la dirigenza ci sono vicini e ci sostengono, vedono cosa stiamo facendo e per noi è un motivo che ci porta a lavorare ancora di più”.

A inizio stagione mi aveva colpito una sua frase, aveva detto che il modello da seguire era quello dell’Atalanta: detto che il Parma è una società nuova, quanto può mancare per avvicinarsi a questo modello?
“Il modello Atalanta l’ho sempre inteso a livello filosofico, poi a livello tecnico ci possono essere differenze ma ci stiamo avvicinando. E’ chiaro che non siamo al loro livello e dobbiamo ancora lavorare molto per arrivare sia dal punto di vista delle strutture che dal punto di vista di organizzazione e dei roster, però penso che stiamo crescendo bene, con alcune squadre ci possiamo già competere. Dobbiamo migliorare sotto alcuni aspetti, il nostro obiettivo è nel giro di due anni avvicinarsi a questi top club. Pensare di arrivare al loro livello dipende da tante altre cose, anche da come crescerà la società e quali obiettivi raggiungerà la prima squadra. L’Atalanta il salto l’ha fatto con l’Europa, ma quello che stiamo facendo al Parma è un percorso importante che dovrebbe rendere orgogliosa tutta la città per come il Parma sia ripartito e per come stia crescendo”.

Andrete al Viareggio con la Primavera?
“Sì, al torneo di Viareggio negli ultimi due anni abbiamo fatto due semifinali, abbiamo fatto qualcosa in più di quanto ci aspettassimo. Ci hanno confermato l’iscrizione e quindi andremo. Sarà un format diverso perché a differenza dell’anno scorso ci saranno le Under 18 ma a noi sta bene perché siamo di fatto un Under 18”.

Quali sono i propositi per il 2020?
“Concludere in crescendo la stagione, e credo potremo farlo. Dovremo concentrarci più sul riuscire a dominare le partite, controllarle un po’ di più. Se prendiamo ad esempio le squadre ad agosto e ad oggi la crescita si è vista. Poi, per l’anno dopo, sicuramente l’obiettivo sarà di migliorarsi ancora, rendendo ancor più efficace e funzionale tutta la nostra organizzazione nel settore giovanile. La ristrutturazione della parte riguardante il settore giovanile ci aiuterà a rendere ancor più efficace la nostra organizzazione”.

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