PL - Gineprini (Calcio8Cina): "Sorpreso da Lizhang, ma non sarà l'unico. Nuovo socio? Non sarà cinese"

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23.10.2018 20:33 di Redazione ParmaLive Twitter:    vedi letture
PL - Gineprini (Calcio8Cina): "Sorpreso da Lizhang, ma non sarà l'unico. Nuovo socio? Non sarà cinese"

Al redattore di Calcio8Cina, massima autorità in Italia per quanto riguarda il calcio cinese, Nicholas Gineprini, abbiamo chiesto un oggi un parere sulla notizia del giorno in casa Parma. Parliamo naturalmente del ritorno alla guida del club da parte degli imprenditori parmigiani, subentrati dopo appena 11 mesi a Jiang Lizhang: "Sinceramente la cosa mi ha colto alla sprovvista dato che Jiang Lizhang è un imprenditore che ho sempre ritenuto essere serio. La Desports è una società molto conosciuta nello sports marketing cinese e dietro ha un investitore molto importante come DDMC. Credo che le cose possano essere andate in questo modo per le difficoltà nel trasferire capitali all'estero dalla Cina. La cessione del Parma conferma il trend della smobilitazione degli investimenti cinesi nel calcio europeo. Settimana scorsa è stata liquidata MP Silva, oggi il Parma... me ne aspetto altri".

A Parma nessuno si sta strappando i capelli però: Lizhang si è visto pochissimo in città in undici mesi da presidente, perché secondo te?
"Il Parma era solo un piccolo tassello nello schema della Desports. Jiang Lizhang è anche proprietario del Granada e del Chongqing, ma il main business è quello dei diritti TV (al fianco di Suning in Cina), delle sponsorizzazioni e della procura di calciatori". 

Puoi spiegare questa smobilitazione di capitali cinesi nel calcio? Cosa ha portato alla difficoltà di trasferire capitali all'estero?
"E' iniziato lo scorso anno, le autorità governative hanno suddiviso in tre categorie gli investimenti esteri (proibiti, agevolati e ristretti) e lo sport rientra in questa categoria per quanto riguarda l'acquisizione di club (il mercato delle sponsorizzazioni invece è ancora florido). Sotto sotto lo sappiamo che il calcio è un sistema che si presta bene al riciclo di denaro e le autorità governative cinesi temono che gli investitori possano utilizzare il calcio come elemento per portare soldi fuori dalla Cina. Negli ultimi anni sono emersi personaggi alquanto improbabili, come il tristemente noto Yonghong Li, ma anche Tony Xia dell'Aston Villa".

A questo punto il famoso "socio" forte che il Parma cerca, di certo non lo troverà in Cina.
"Penso proprio di no. Se devo guardare ad est punterei gli occhi sull'Arabia Saudita che sta attraversando un momento di transazione positivo ma i sauditi punteranno probabilmente alla Premier". 

Cosa pensi ne sarà del rimanente 30% in mano a Lizhang per quanto riguarda il Parma?
"Difficile a dirsi, non mi stupirei se alla fine dell'anno il Parma Calcio non sarà più cinese visto l'andazzo. Peraltro i rapporti con la Cina potrebbero azzerarsi, visto che dopo aver stretto un accordo con lo Shanghai Sunfun per lo sviluppo giovanile del club (si tratta di una squadra di terza divisione) si è concluso. Hanno arrestato il presidente per frode fiscale e il Sunfun verrà sciolto". 

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