PL - Carcano (Il Giorno): "Parma ben allenato, l'Atalanta deve stare molto attenta"

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25.10.2018 21:00 di Nico D'Agostino   vedi letture
PL - Carcano (Il Giorno): "Parma ben allenato, l'Atalanta deve stare molto attenta"
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© foto di Daniele Buffa/Image Sport

Parmalive.com ha intercettato Fabrizio Carcano, giornalista de Il Giorno e grande conoscitore delle vicende dell'Atalanta, prossimo avversario del Parma nella decima giornata di Serie A: "Il Parma è una squadra molto compatta, ben allenata e con un'identità di gioco molto precisa. D'Aversa ha costruito un blocco di giocatori molto solido formato da esperti e qualche giovane interessante. I cinque gol dell'Atalanta al Chievo non devono far rilassare i nerazzurri, perché col Parma il livello sale, sa proporsi bene in avanti come dimostrato a San Siro con l'Inter: non verrà a Bergamo a fare solo catenaccio".

L'Atalanta si è sbloccata.
"Sembra di sì, il Parma non avrà vita facile nel segnare perché la difesa nerazzurra è molto forte, ma bisogna vedere anche se i nerazzurri sapranno scardinare la forte difesa crociata".

Che ne pensa dell'attacco gialloblu?
"Ottimo reparto, Gervinho sta al Parma come Ilicic all'Atalanta, bisogna vedere se starà bene sabato. Anche Inglese è un ottimo giocatore, anche se ha avuto qualche alto e basso ultimamente anche a causa dell'infortunio: se dovessero mancare entrambi sarebbe un grosso vantaggio per i bergamaschi".

Chi l'ha impressionata di più tra i giocatori del Parma?
"Diciamo nessuno in particolare, il Parma è un gruppo solido che funziona molto bene e poi c'è D'Aversa. Mi ricorda il Chievo di Maran con età media alta, molti italiani e con giocatori diversi che ogni domenica possono ergersi a protagonisti della giornata, insomma è il gruppo la sua forza".

Gasperini cambierà qualcosa tatticamente?
"Credo che si confermerà l'assetto provato a Verona. Gollini confermato in porta con Toloi e Palomino e probabilmente Mancini in difesa. Centrocampo confermatissimo mentre davanti oltre a Ilicic sul centro destra e Gomez in posizione da trequartista, c'è imbarazzo della scelta tra Zapata e Barrow con Rigoni più defilato nelle scelte".

Il centravanti dell'Atalanta non ha ancora segnato.
"Vero, Barrow e Zapata sono fermi al palo ma il gioco di Gasperini non esalta molto quel tipo di ruolo. Infatti, anche negli scorsi due anni la somma dei gol dei centravanti nerazzurri è stata di appena sette gol. Zapata è stato un po' sfortunato ma ha giocato bene, mentre Barrow paga un po' la leggerezza fisica e la giovane età, ma nello spogliatoio hanno fiducia che si sbloccheranno presto".

A cosa è dovuto questo inizio lento della "Dea"?
"Tutto parte dalla strana estate, quando il mercato è partito in ritardo a causa delle vicende processuali sulla partecipazione ai preliminari di Europa League. Anche la preparazione ne ha risentito, ma soprattutto ha pesato il contraccolpo psicologico dell'eliminazione con il Copenaghen che era l'obiettivo stagionale. In passato anche altre squadre che hanno perso i preliminari hanno avuto un brutto anno, ma se l'Atalanta vincesse contro Parma e Bologna avrebbe gli stessi punti della scorsa stagione all'undicesima giornata".

Quali sono gli obiettivi delle due squadre?
"Il Parma punta alla salvezza e credo che la raggiungerà tranquillamente, l'Atalanta mirerebbe alla salvezza come primo obiettivo, ma visto che questa è la migliore rosa della storia nerazzurra, almeno per me, e dopo tutti gli investimenti dell'estate (la migliore campagna acquisti di sempre), credo che si debba puntare al settimo-ottavo posto per poi giocarsi le proprie carte in ottica Europa, anche se questo è un campionato più difficile".

Che ne pensa dell'elezione di Gabriele Gravina a Presidente della FIGC?
"Girando per l'Europa mi sono accorto che siamo molto indietro a livello strutturale. Gravina mi piace, è un uomo che conosce il calcio dal basso e questo è un vantaggio, non è un uomo del palazzo, ma bisogna cominciare ad investire e puntare sulle strutture, portare gente allo stadio e coinvolgere le società nelle squadre B. Condivido anche una revisione del sistema della Giustizia Sportiva, ma lo vedo secondario rispetto alle fondamenta".

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