PL - Arrichiello (Secolo XIX): "Genoa squadra in salute, ma attenzione al Parma e a Stulac"

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04.10.2018 20:41 di Nico D'Agostino   vedi letture
PL - Arrichiello (Secolo XIX): "Genoa squadra in salute, ma attenzione al Parma e a Stulac"
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In vista della prossima sfida di "Marassi" contro il Genoa, Parmalive.com ha intervistato Valerio Arrichiello, giornalista de Il Secolo XIX ed esperto delle vicende di casa rossoblu, che ha ben illustrato pregi e difetti della squadra di Ballardini che vive un ottimo momento di forma: "Il Genoa arriva molto bene a questo appuntamento dopo la prima vittoria esterna conquistata a Frosinone. Ha avuto due brutte battute d'arresto fuori casa con Sassuolo e Lazio, ma ora pare aver registrato la difesa e poi si gode Piatek: è sicuramente una squadra in salute".

Ci può descrivere meglio le caratteristiche dell'attaccante polacco?
"Il primo paragone è quello con Lewandowski, come ha detto il suo ex allenatore a Cracovia, ma lui stesso ha detto che il suo vero modello è Harry Kane. Ha un tiro molto forte e preciso, gol a volte non spettacolari ma piazza sempre bene il pallone, ha una grande capacità di controllo della palla per poi calciare ed anche di testa non è male. La particolarità è che è il calciatore del Genoa che fa più chilometri in partita, quindi si sacrifica molto, è davvero forte. Chiaro che se mantenesse questa media arriverebbe a 50 gol e lo dovremmo iscrivere tra i marziani, ma può giocarsi il titolo di capocannoniere".

Quali sono i punti di forza del Genoa?
"Gli altri due attaccanti Pandev e Kouamé. Il macedone con la sua intelligenza tattica e l'ivoriano con la sua incredibile velocità: i gol di Piatek nascono soprattutto da sue giocate. Sandro, inoltre, quando gioca cambia il volto del centrocampo rossoblu e non trascurerei Criscito che ha già sfornato tre assist".

La difesa genoana ha mostrato alcune falle.
"L'anno scorso si giocava con molta compattezza dietro per favorire le ripartenze, invece quest'anno avendo degli attaccanti molto forti sta giocando in maniera più offensiva ed in questa fase qui a volte si perdono degli equilibri. Se si alza molto la linea difensiva può andare in difficoltà ma Ballardini sembra aver risolto il problema riposizionando Criscito nei tre dietro dando più velocità al reparto. Magari non sarà blindata come lo scorso anno, ma tornerà a prendere pochi gol".

Il Genoa è sesto in classifica e con una gara in meno, ma sembra godere di poco appeal mediatico.
"Ad inizio campionato i giudizi cambiano velocemente, ma penso che se dovesse battere anche il Parma con 15 punti e una gara da recuperare, si parlerà molto di più anche del Genoa. Se i giocatori più esperti dovessero reggere per l'intero campionato, i grifoni potrebbero tentare di essere la sorpresa del torneo come lo sono stati Sassuolo e Atalanta negli ultimi anni. Inoltre, credo che si sottovaluti il lavoro di Ballardini. Si vive di etichette, magari non propone un gioco molto spettacolare e bada maggiormente al sodo, ma si deve dire che si adatta sempre alla rosa di cui dispone cambiando anche sistema di gioco".

Come giudica il Parma?
"Squadra molto interessante. Quando si sale dalla B a volte si fa l'errore di stravolgere completamente la squadra, invece gli acquisti dei ducali sono giusti e di primo profilo come Gervinho, Bruno Alves, Inglese e Stulac che ha seguito anche il Genoa. Credo che abbia tutte le carte in regola per salvarsi, domenica sarà una partita difficile nonostante le tante assenze perché il Parma sa anche colpire come ha dimostrato a Milano con l'Inter".

Chi deve temere il Genoa considerando le assenze di Gervinho e forse di Inglese?
"Io temo molto Stulac, fa girare bene la squadra, corre e ha un buon tiro e se Ballardini confermerà il 3-4-1-2 credo che la chiave sarà la marcatura di Pandev sullo sloveno. Anche Rigoni è un giocatore da temere, nonostante sia molto legato al Genoa".

Chi le piace di più nella rosa di D'Aversa?
"Io credo molto in Inglese. Già è un giocatore forte, ma mi aspetto che faccia ancora di più un salto di qualità con Gervinho accanto e poi sono molto curioso di vedere Ciciretti. Credo che abbia molta qualità e molte potenzialità, però l'anno scorso mi aspettavo di più visto anche il bell'inizio a Benevento, ma credo che una piazza come Parma gli possa fare bene ad esprimere tutte le sue potenzialità".

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