PL - Benarrivo: "Tanzi persona straordinaria, per me era come un padre. Krause può fare bene"

04.01.2022 12:47 di Donatella Todisco   vedi letture
PL - Benarrivo: "Tanzi persona straordinaria, per me era come un padre. Krause può fare bene"

Antonio Benarrivo è stato uno dei simboli del Parma targato Calisto Tanzi. Oltre all'aver collezionato 258 presenze e 5 reti in maglia gialloblù tra il 1991 e il 2004, il brindisino classe 1968 vanta il fatto di esser stato l'unico giocatore ad aver alzato al cielo tutti i trofei vinti dalla società ducale. Chi meglio di lui può dunque raccontarci quegli anni e parlarci dell'ex patron crociato, scomparso il 1 gennaio scorso all'età di 83 anni: "Lui era parte integrante del gruppo, non ha mai ha fatto mancare la sua presenza. Più che come presidente, l'ho sempre visto come padre. Era una persona straordinaria come poche, ci teneva. Anche, ad esempio, che fossimo tutti presenti alla vigilia di Natale. Era ambizioso, ricordo ancora i colloqui con lui. Una volta mi disse che con questa squadra avrebbe voluto vincere e i fatti gli hanno dato ragione. Nessuno ha mai raggiunto i risultati ottenuti con lui al timone". 

Che ricordi ha della sua esperienza a Parma?
"Ho vinto praticamente tutto ciò che il Parma e Tanzi hanno portato a casa. Quel Parma vinse tanto grazie alla forza di un gruppo omogeneo in cui tutti, ma proprio tutti, erano uno al servizio dell'altro. Scala da questo punto di vista era straordinario. Riusciva a far ragionare e pensare tante teste allo stesso modo". 

Qual è la vittoria più emozionante che ricorda? 
"Ogni vittoria è stata emozionante, parliamo di 8 trofei in 13 anni. La prima, quella della Coppa Italia contro la Juventus, fu anche il primo trofeo importante del Parma. Ci emozionammo poi anche a Milano, sempre contro i bianconeri ma stavolta in Coppa UEFA. Quella più bella fu però contro il Milan nella sfida di Supercoppa Europea. I rossoneri in quello stesso anno vinsero poi la Champions League, ma non ebbero la meglio su di noi. Era il 1993-1994". 

Qual è il gol che ricorda con più piacere?     
"Forse il gol che feci in casa contro il Padova, spesso me lo fanno ricordare i miei stessi tifosi. Anche i biancorossi però occupano un posto importante della mia carriera calcistica". 

Lei si è discostato dal mondo del calcio. Di cosa si occupa ora?
"Da un po' di anni sono imprenditore edile. Il crac Parmalat mi scosse, per me ci sarebbe stata anche la possibilità di diventare dirigente. Volevo restare a Parma, ma si materializzò l'addio. Continuare con il Parma anche dopo aver finito di giocare mi sarebbe piaciuto, ma dopo il crac l'accordo pregresso venne meno". 

Secondo lei con Krause c'è la possibilità di tornare, anche solo parzialmente, ai fasti di un tempo?
"Io credo che oggi il Parma abbia le radici sane e giuste. La proprietà americana è seria e ha voglia di investire. Da tifoso, questo aspetto mi lascerebbe molto tranquillo. Sarà importante conoscere bene le dinamiche del nostro calcio e poi si potrà fare molto altro ancora".

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