PL - Ballotta: "Troppi alti e bassi, servono dei leader. Vazquez? Un limite dipendere da un singolo"

09.12.2022 16:20 di Donatella Todisco   vedi letture
PL - Ballotta: "Troppi alti e bassi, servono dei leader. Vazquez? Un limite dipendere da un singolo"
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© foto di Federico Gaetano

I crociati contro il Benevento hanno dovuto registrare il secondo ko consecutivo al Tardini. Lunedì sera, nella trasferta del Rigamonti di Brescia, il Parma avrà subito l'opportunità di provare ad uscire dal momento negativo. Marco Ballotta segue molto attentamente lo sviluppo del campionato di Serie B e così gli abbiamo chiesto un parere sul campionato del Parma. Ecco le parole dell'ex portiere crociato ai microfoni di ParmaLive.com.

Al Tardini contro il Benevento si è vista un'involuzione del Parma. Cosa ne pensa?
“Non dico che è una cosa strana. Purtroppo questa situazione si manifesta da qualche anno. Non c’è ancora una continuità di prestazioni per una squadra che ambisce a raggiungere la Serie A. Indubbiamente occorre avere più regolarità nelle prestazioni: alcuni giocatori hanno ancora troppi alti e bassi. Il Parma ha sicuramente una propria identità, ma manca questo tipo di qualità ai crociati per lottare con una certa concretezza per i primi posti. I crociati ancora nella zona playoff, ma non vedo il Parma come una squadra importante. Ci sono altre squadre che a livello tecnico hanno qualcosina in meno, però nell’insieme riescono a essere concrete, determinate, rognose e dure da battere. Il Parma, invece, ha ancora questi alti e bassi. In virtù di ciò, il Parma potrebbe vincere tutte le partite come potrebbe anche perderle tutte”.

Come ripartire per rispettare le ambizioni di inizio stagione?
“Si riparte dagli errori che si sono commessi, dalle valutazioni che Pecchia ha fatto per cercare di risolvere questo tipo di problema. Non penso che il problema riguardi i giocatori perché non sono giocatori che hanno iniziato la loro carriera oggi. Una messa a punto ci vorrà sicuramente, ma dovrà essere fatta in maniera seria, mica chiacchiere, per non ricadere in questo tipo di situazioni; altrimenti c’è ancora qualcosa che non va. Tutto ciò si sta protraendo da due-tre anni. Purtroppo aspettiamo sempre questo Parma ammazza campionato, ma ciò non avviene: c’è sempre qualcosa che non torna e che lascia a desiderare. È indubbio che occorre trovare una soluzione in maniera veloce”.

In evidenza ancora una volta le difficoltà del reparto avanzato. Quali sono le possibili soluzioni?
“Il discorso dell’attacco può essere una questione momentanea, soprattutto per ciò che riguarda le punte. Abbiamo visto anche la situazione delle altre squadre che hanno avuto periodi in cui le punte non segnavano. Poi se una punta si sblocca, dopo anche a livello mentale è più libera e può fare la differenza, rilanciandosi. Il reparto offensivo del Parma, però, mi sembra abbastanza attrezzato. Io penso che la colpa non debba esser data solo a un unico reparto perché si gioca di squadra. È indubbio che si segna poco, ma è anche vero che si subisce, poco, ma si subisce. Occorre trovare una soluzione insieme: è una questione di compattezza generale, globale”.

Vazquez ha disputato una delle peggiori partite con la maglia crociata. Come valutare le prestazioni dell'argentino?
“Vazquez è la ciliegina sulla torta. Da lui ci si aspetta sempre tanto: sia che possa risolvere alcune situazioni che giocate importantissime. Anche lui ha bisogno di una mano, come lui la dà agli altri componenti della squadra in campo. Non è sempre facile tirare la carretta, Vazquez è al centro di tutto e fa girare la squadra. Se incappa in una giornata “no”, non gira lui e non gira la squadra. Questo non è bello, perché il Parma non può dipendere da un solo giocatore: devono essere tanti giocatori che portano qualcosa alla squadra. Se si è legati ad un solo giocatore non va bene, vuol dire che ci sono dei limiti”.

Pecchia ha dimostrato di saper essere un buon allenatore e di saper gestire bene la squadra, fatta eccezione per la gara di ieri contro i sanniti. È l'uomo giusto per il Parma?
“Pecchia lo ha dimostrato. Si parla sempre di allenatori, cambiano sempre gli allenatori. Gli interpreti non dico che sono sempre quelli, ma poco ci manca. La situazione va valutata a trecentosessanta gradi. Si potrebbe cambiare l’allenatore, ma non so se effettivamente si riesca a risolvere il problema. È un discorso globale, di organico, di organizzazione: è ciò che si dice sempre da qualche anno. Quest’anno secondo me, si è migliorato qualcosa, l’impronta di Pecchia si è vista subito. Adesso c’è questa flessione che può anche essere momentanea. Occorre valutare bene la situazione. La società deve avere il sentore: se il problema è risolvibile o se c’è qualcosa di più importante”.

In quale reparto la squadra ducale dovrebbe rinforzarsi di più per essere più competitiva?
“Se si segnano pochi gol, occorrerebbe valutare qualche attaccante che possa garantire un determinato numero di gol. La garanzia o la certezza non si può sempre avere, però avere un giocatore che in passato ha dato certezze sotto questo punto di vista può ritornare utile e questo potrebbe diventare una pedina importante. Io penso che il Parma sia una squadra all’altezza. Ad ogni modo, è indubbio che occorre fare delle valutazioni perché se ci sono questo tipo di prestazioni qualcosa va rivisto. È anche importante che ci siano giocatori che prendano in mano la squadra e che siano determinati nei momenti di difficoltà, giocatori che tirino quel qualcosa in più per dare maggiore forza alla squadra. Occorrerebbe avere in squadra dei calciatori che si comportino come dei leader”.

La prossima tappa sarà Brescia. Che gara sarà quella del Rigamonti?
“Sarà una gara ostica, come tutte le partite di questo campionato di Serie B. Il campionato cadetto è molto intenso e competitivo, in cui ci sono squadre molto attrezzate. Secondo me il Parma potrebbe vincere contro chiunque, se fa una prestazione normale. Ovviamente le difficoltà ci saranno sempre: non è mai facile vincere. Il Brescia è in ripresa e non sarà una partita facile. Secondo me, ad ogni modo, il Parma ha le potenzialità per far sua la partita. Il Parma deve essere più attento, concentrato e determinato, se vuole migliorare la classifica e puntare deciso verso la Serie A”.

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