PL - Ballotta: "Per il Parma anno di transizione. Servono più giocatori di categoria"

Portiere di lungo corso, con oltre 500 partite da professionista, passato anche da Parma, Lazio, Inter e Modena, Marco Ballotta - classe 1964 - analizza il momento dei crociati ai microfoni di ParmaLive.com.

Cosa è mancato al Parma quest'anno?
"La squadra c'è ed è competitiva, con giocatori importanti. Forse, però, non ha abbastanza giocatori di categoria, e la Serie B ha bisogno anche di questo. Nello specifico il Parma ha buonissimi giocatori ma forse non adeguati alla categoria in cui militano. Sono tutti giocatori di indubbio valore, ma se messi insieme non rendono per quello che ci si aspettava. Secondo me questo è un anno che deve servire per fare esperienza, bisogna capire che il campionato cadetto è diverso: non si vince con i giocatori di altre categorie, ma con quelli che appartengono a questa precisa categoria".

Il Parma è fermo a 39 punti in classifica. I playoff distano 10 punti...
"Sono tanti. Il problema consiste nel fatto che ci vuole un cambiamento da parte del Parma e che le altre squadre davanti perdano terreno. E' da tanto tempo che c'è questa distanza rispetto alla zona playoff, non è un discorso momentaneo. Vuol dire che quest'anno il Parma non è pronto per fare qualcosa di importante. Ad ogni modo, nel calcio non si sa mai: dieci punti sono tanti, ci sono tante squadre avanti al Parma ma queste non mollano. Il Parma dovrebbe inanellare una serie di vittorie consecutive per consentire almeno di avvicinarsi alla zona playoff e conservare un po' di speranza; se comunque questa distanza rimane inalterata anche tra tre-quattro partite, penso che ogni speranza possa svanire definitivamente".

Quale scotto pagano i crociati per l'andamento di questa stagione?
"In Serie B occorre vedere squadre che lottano. Il Parma è bello da vedere, anche se non ha giocato sempre benissimo, lo ha fatto a sprazzi, ma non ha mai mostrato la cattiveria agonistica che serve nel campionato cadetto. Sono bravi i giocatori che giocano con la palla, però occorre avere altre caratteristiche per affrontare un campionato di Serie B. Secondo me questo deve essere un anno di transizione che deve servire per migliorarsi in vista del futuro".

Quali sono secondo Lei i pro e contro di questa formazione?
"Il Parma ha una buona base che deve essere migliorata. I diversi giocatori insieme non stanno rendendo, quindi qualcosa va cambiato. Ci sono alcuni giocatori interessanti da riconfermare per il prossimo anno, ai quali occorre affiancare dei giocatori diversi, dei "portatori d'acqua", come si diceva tempo fa. Quindi la squadra va allestita nella maniera equilibrata. Di base c'è del buono, ma secondo me va migliorato con giocatori diversi".

Da chi o cosa si dovrebbe ripartire?
"Per quanto riguarda i portieri, il Parma è sistemato bene con Buffon e gli altri giocatori addetti a questo ruolo. La difesa va migliorata, perché subisce troppi gol. Manca l'equilibrio. Occorre trovare giocatori che diano equilibrio anche a centrocampo. Bisogna ripartire dall'equilibrio di squadra che al momento non c'è. I giocatori possono andare bene tutti, ma non insieme. E' importante avere anche la mentalità: occorre valutare chi vuole affrontare un campionato di Serie B con una certa mentalità".

L'esito della corsa alla qualificazione dell'Italia ai Mondiali in Qatar rispecchia la situazione dei campionati italiani?
"Potrebbe anche essere vero. Ma l'Italia meritava di qualificarsi ai mondiali in Qatar, magari non in questo playoff, ma alla fase dei gironi, quando non sbagliando due rigori potevamo già essere qualificati. Probabilmente il problema della Nazionale esiste come anche quello dei settori giovanili. Esiste anche il problema dei giocatori che non hanno esperienza in campo internazionale. Dobbiamo crescere e devono crescere anche i settori giovanili. Penso che a livello di Federazione qualcosa dovrebbe essere cambiata qualche regola".

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