Un quarto d'ora da supereroi, il Parma rende vera l'asserzione "tutto è possibile". Qualcuno ha ancora il coraggio di criticare D'Aversa?

08.10.2018 16:03 di  Simone Lorini  Twitter:    vedi letture
Un quarto d'ora da supereroi, il Parma rende vera l'asserzione "tutto è possibile". Qualcuno ha ancora il coraggio di criticare D'Aversa?

Prendo un spunto dall'affermazione di un collega post partita per parlare del quarto d'ora superlativo giocato ieri dal Parma a Genova, a cavallo tra il 15' e il 30': quindici minuti in cui alla squadra veniva tutto, compresi lanci di 50 metri che non avevano bisogno nemmeno dello stop, ma solo di un tocco felpato che infilasse la porta (senza sminuire minimamente il tap-in di Ceravolo, chi ha giocato sa quando sia difficile impostare una traiettoria del genere con la testa e di prima per di più, ndr). Non finirò mai di ribadire quanto la scelta di riportare Siligardi in squadra sia stata di grande buon senso, mentre quella di escluderlo era apparsa, a posteriori ma anche sul momento, una follia totale. Ma il Parma di oggi è una squadra che sa imparare dai propri errori e metterli a frutto nel modo più giusto possibile. Sepe, in precampionato apparso una macchietta, sta sfoderando un campionato eccezionale ma è atteso tuttavia, domenica dopo domenica, all'ennesima conferma. Contro Piatek sembra esserci davvero poco da fare, eppure la difesa anche ieri ha fatto una ottima prova, specialmente dopo il correttivo tattico di D'Aversa nella ripresa, che ha frenato i pericolosissimi inserimenti a centroarea dei centrocampisti di casa. E' un momento in cui "tutto è possibile" anche, ma non solo, perché "tutto va bene", infortuni a parte. Ridicolo negare che in questo momento la Dea Bendata è dalla nostra, il che non riduce minimamente i meriti di una squadra che ha fatto capire come fame e cattiveria costante possano sopperire a quasi tutto.  

Così come otto mesi eravamo qui a chiedere la sua testa dopo il 4-0 di Empoli, ora dobbiamo rendere omaggio al vero artefice dell'ennesimo miracolo: se tre dei cinque tiri del Parma ieri sono andati in porta c'è tanto merito di Roberto D'Aversa, che pur senza Inglese e Gervinho ha saputo mettere in campo una squadra non solo competitiva ma scorbutica, una formazione con cui nessuno vorrebbe giocare. Leggere le dichiarazioni di Preziosi e Corsi per due recenti prove di questo concetto: il Parma di oggi è insopportabile dal punto di vista tattico, con questa difesa strenua e la ripartenza che si fa forte della grande fisicità di Barillà-Rigoni-Stulac, non a caso il trio di centrocampisti che ha corso di più in tutta la Serie A. In conferenza stampa D'Aversa non ha apprezzato il poco apprezzamento per il suo gioco, con dieci punti alle spalle. Ora che ne ha 13, ora che più ha che doppiato la terzultima in classifica, qualcuno avrà il coraggio di chiedere qualcosa di più ad un allenatore che si è presentato alla gara con dieci assenti, di cui almeno 5 titolarissimi?