Sul mercato follie per l'Europa oppure il low cost per salvarsi. E la penalizzazione non avrebbe compromesso la Serie A

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Questo Parma, per fortuna, al momento non è né carne né pesce. Non è un insulto, anzi. È un complimento per un club che, a inizio campionato, sembrava dovesse lottare dal fondo della classifica per salvarsi. Ricordo, di sfuggita, la grande lotta contro i cinque punti di penalizzazione che sembravano compromettere la salvezza dei crociati neopromossi. Invece, e qui è la matematica che parla, anche con quei punti (ingiusti) in meno, i crociati avrebbero comunque sette punti di vantaggio sulla zona rossa.

Allo stesso tempo, però, questo Parma non è attualmente in grado di competere per l'Europa. Non è una colpa, attenzione, visto che già il poter discutere di Coppe deve far capire quanto in alto è arrivato questo team. Il mercato, adesso, offre un'occasione d'oro: poter scegliere. Il Parma può scegliere se far follie per centrare la qualificazione all'Europa League (difficilissima come ipotesi) oppure se andare sul low cost per ottenere una tranquillissima promozione. E, nel mentre, puntare a prospetti giovani che aiutano a svecchiare la rosa, visti anche i tanti prestiti e i giocatori a scadenza.