Sei punti in classifica e tanti margini di miglioramento. Pareggi? No grazie

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Dopo l'epico match del Tardini contro il Sassuolo, il Parma ha raggiunto quota sei punti in classifica. Certo, ormai quasi tutti ci eravamo rassegnati al segno X, ma l'autogol di Bourabia ha regalato tre punti fondamentali alla squadra di D'Aversa. Vincere, dopo una gara pienamente meritata, è infatti il giusto modo per rimettersi in corsa dopo due partite molto negative: quella col Cagliari per il risultato, quella con la Lazio per la prestazione. Di buono c'è anche che la squadra sembra effettivamente migliorata rispetto all'anno scorso, ma al tempo stesso ci sono diversi margini di miglioramento. Sappiamo infatti chi è il vero Inglese, che fin qui si è visto poco, e sappiamo che Gervinho può fare anche meglio di così. Insomma, è una squadra che potenzialmente ha davvero tanto da dare, con un Kulusevski che piace sempre più. E se si dovesse recuperare anche Karamoh (non sarà facile) ci saranno ancora più frecce all'arco di D'Aversa. In ogni caso il morale è tornato a buoni livelli, e bisognerà cercare di sfruttare il secondo turno casalingo consecutivo (anche se il Torino è un osso duro) ora che è stato rotto il ghiaccio con la vittoria al Tardini.

Tra l'altro mi sembra di notare come questa squadra sia un po' allergica ai pareggi. Ce l'ha nel DNA. Anche lo scorso anno il campionato iniziò con un pari nella prima giornata (sprecando un doppio vantaggio, peraltro), per poi non ritrovare più il segno X fino all'undicesima giornata (0-0 col Frosinone). Insomma, anche se il Parma ha cambiato parecchio rispetto all'anno scorso, mutando in parte anche il modo di giocare, anche in questa stagione c'è questa allergia ai pareggi. Che, se ci pensiamo, non deve stupire poi tanto, vista la capacità di chiudersi in difesa per ripartire e segnare al momento giusto. Vedremo se l'andazzo continuerà: di sicuro, dopo la vittoria e la bella prova offerta contro il Sassuolo, c'è più ottimismo rispetto a qualche giorno fa.