Mercato e tecnico, il Parma chiarisce i rapporti di forza. Stop alle voci incontrollate, ora serve compattarsi per un obiettivo

26.08.2020 19:30 di  Simone Lorini  Twitter:    vedi letture
Mercato e tecnico, il Parma chiarisce i rapporti di forza. Stop alle voci incontrollate, ora serve compattarsi per un obiettivo
© foto di ParmaCalcio1913

Prima di entrare nel merito dell'editoriale di questa settimana una precisione doverosa riguardo il mio precedente articolo "Gli avvoltoi volano sulla carcassa del Parma dopo l'addio di Faggiano. La società ora dia risposte, pubblicamente, oltre che ad Alves": alcuni lettori hanno espresso disappunto per i toni del titolo, specie riguardo un ipotetico riferimento ad un fallimento dell'attuale società. Circostanza che smentisco in modo assoluto, scusandomi con chi si è allarmato per il paragone eccessivamente crudo presente nel titolo: con questo non cambio di una virgola il mio pensiero su quanto scritto dentro l'articolo, ma intendo comunque ribadire che il concetto di una società in pericolo di sopravvivenza è quanto di più lontano volessi esprimere. 

Un'altra settimana è passata e il Parma non ha ancora un allenatore, ufficialmente almeno. Di buono c'è che Marcello Carli si è presentato bello combattivo, esattamente quello che serve alla piazza in questo momento di forzato stravolgimento dovuto al doppio cambio ds-allenatore: sul comportamento di D'Aversa ho parecchie riserve, specie in merito alle tempistiche, ma non posso sapere che tipo di promesse erano state fatte all'ambizioso tecnico al termine della scorsa annata, né che aspettative si fossero create in società dopo le vicende delle ultime settimane. Bene cambiare dunque, ma un po' di rispetto non avrebbe fatto male ecco. La società ha rotto gli indugi a pochi giorni dal ritiro ed esonerato il tecnico, che dunque rimarrà a libro paga, scegliendo di puntare su Liverani. Rapporti di forza ristabiliti dunque, con Carli e Lucarelli a regnare sull'area sportiva e costruire una squadra che avrà il compito non solo di centrare la terza salvezza di fila, ma anche di farlo con meno soldi, meno esperienza e più calciatori di prospettiva (e proprietà). 

Capitolo cessione societaria: pubblicamente e non solo, il Parma ha scelto una linea ben precisa riguardo l'eventuale, perché ogni certezza è svanita, vendita della società al gruppo Al Mana, cioè il silenzio totale. Fino a quando non ci saranno novità rilevanti, la società non commenterà più qualsiasi tipo di indiscrezione giornalistica circa il futuro del pacchetto di maggioranza del club, che rimane in vendita ad un soggetto che possa garantire quella serietà che l'attuale gruppo dirigente ha dimostrato negli ultimi sei anni, dalla ripartenza fino alla Serie A. Con delle pecche, questo è evidente, ma i risultati parlano chiaro e sono quelli il principale metro di giudizio per una proprietà che non ha mai fallito l'obiettivo che si era prefissata.