La stella di Kulusevski non smette di brillare. E secondo D'Aversa, può ancora crescere (ma fin dove?) A Bologna non basta il capolavoro

24.11.2019 16:37 di  Redazione ParmaLive  Twitter:    vedi letture
Fonte: Simone Lorini
La stella di Kulusevski non smette di brillare. E secondo D'Aversa, può ancora crescere (ma fin dove?) A Bologna non basta il capolavoro
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Il capolavoro di D'Aversa non basta per vincere a Bologna: punta su Kucka per affiancare i due attaccanti che gli sono rimasti, scelta sulla carta perfetta per caratteristiche che la squadra però digerisce con fatica nel primo tempo. Con tutto l'attacco fuori, segna due gol al Bologna e va ad un passo da un successo pazzesco: Kulusevski è impressionante, lo stesso Kucka viene sfruttato alla perfezione in tutte le sue caratteristiche. L'analisi dei cambi sarebbe risibile, visto al termine della gara in panchina rimanevano due portiere e Pezzella. "Se la vita ti dà limoni, fatti una bella limonata", un motto che il tecnico di Stoccarda ha fatto suo con decisione, mettendo in campo una squadra di una concretezza spaventosa.

Ma parliamo anche di una stella che continua a splendere, fin troppo, che purtroppo ci riguarda fino a giugno. In questo momento Dejan Kulusevski è il giocatore più decisivo della Serie A: con cinque assist e tre gol, lo svedese non ha solo partecipato a otto reti della sua squadra, sostanzialmente metà del rendimento offensivo del Parma, ma si è dimostrato per l'ennesima volta un calciatore assolutamente insostituibile nello scacchiere tattico di D'Aversa. Tutti i compagni si fidano di lui ciecamente, tutte le azioni passano dai suoi piedi, senza considerare dove si sviluppa il possesso: se, come ha dimostrato oggi, il suo bagaglio tecnico si arricchisce anche del tiro da fuori (due tentativi al Dall'Ara, un gol e un palo), lo svedese diventa assolutamente immarcabile.

"Ma ancora ampi margini", dice D'Aversa. La domanda a questo punto diventa: Kulusevski ha limiti? Il tecnico ducale ha posto l'attenzione sull'abilità nel gioco aereo, ma visto come gioca quando la palla scorre a terra, forse è meglio non incoraggiarlo troppo a sviluppare il colpo di testa. Battute a parte, quella di oggi è l'ennesima testimonianza di una crescita esponenziale che lo svedese classe 2000 non sembra intenzionato a interrompere in nessun modo. E Paratici (oggi presente sulle tribune dell'impianto bolognese) avrà di che scrivere stasera...