In bocca al lupo, Marcello Carli

18.08.2020 21:21 di  Niccolò Pasta  Twitter:    vedi letture
In bocca al lupo, Marcello Carli
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© foto di Antonello Sammarco/Image Sport

Sono state settimane pesanti un po' per tutti, le ultime. Per i tifosi, in cerca di risposte, per il Parma, che si è trovato a dover investire in un reparto in cui forse non pensava dovesse metter mano, e anche per noi, colti di sorpresa dall'addio di Daniele Faggiano e al lavoro per cercare di fare al meglio il nostro di lavoro, quello di informare. E per fare al meglio il nostro lavoro non basta il sentito dire, bisogna verificare, verificare e ancora verificare, provare ad interpretare le poche parole che ci vengono concesse e verificare anche quelle. E sin dal principio, dalle poche parole che trapelavano da vari ambienti, Marcello Carli è sempre parso uno dei nomi più forti per il ruolo vacante di direttore sportivo del Parma. Certo, il roster era inizialmente affollato, con Baccin, Cherubini e Marchetti, ma anche dopo il taglio dei primi due e le riflessioni sul dg del Cittadella, la figura di Carli rimaneva comunque dominante. 

Di Carli ha convinto la sua storia, oltre che le idee e l'entusiasmo, che non sono certamente da mettere in secondo piano. Carli è un uomo di calcio, uno di quelli che la gavetta l'ha fatta per davvero, un ds affidabile che in carriera ha mostrato quanto vale. E lo ha fatto soprattutto ad Empoli, quasi una seconda casa per lui, in un ambiente familiare nel vero senso etimologico della parola: contornato non da colleghi, ma da una famiglia. Ed è in queste condizioni che il ds è riuscito a dare il suo meglio, scoprendo grandi talenti sia in campo che in panchina, dando seconde possibilità a chi era ormai finito nel dimenticatoio (Sarri reduce da sei esoneri, Giampaolo dato per finito), e a giocatori in cui ha visto la scintilla giusta negli occhi. 

Carli arriva a Parma in una fase transitoria, e come in ogni lavoro non è proprio il massimo. Le voci sulla cessione della società, il ridimensionamento dei costi, i capricci di qualche superstar """ingrata""", e soprattutto degli agenti che ad ogni costo vogliono essere protagonisti. Non sarà facile per Marcello Carli resettare tutto, fermarsi e ripartire, guardando negli occhi il suo nuovo gruppo provando a capire chi ci sta e chi invece si chiama fuori. Per fortuna, accanto a lui, ci sarà Alessandro Lucarelli, che con Carli condivide la toscanità e quel suo essere trasparente: lui quel gruppo lo conosce, lui sa già chi ci sta e chi invece vuole lasciare. E allora in bocca al lupo Direttore, perché a Parma negli ultimi anni si è costruito un miracolo sportivo seppur con qualche pecca e limite, e noi, che al Parma auguriamo il meglio, speriamo che questo percorso possa proseguire nel migliore dei modi, certi che lei non ci deluderà.