Fiorentina, Torino e... Parma. Stavolta dal triangolo "malato" usciamo vincitori noi. Ora programmare un futuro diverso

20.05.2019 21:25 di Simone Lorini Twitter:    vedi letture
Fiorentina, Torino e... Parma. Stavolta dal triangolo "malato" usciamo vincitori noi. Ora programmare un futuro diverso

L'abbiamo spuntata noi stavolta! Come cinque anni fa, d'altronde, prima che i guai economici di Ghirardi ci estromettessero dall'Europa nonostante l'avessimo guadagnata sul campo. A favore del Torino, che non era riuscita a superare una Fiorentina senza obiettivi fallendo anche un calcio di rigore nell'ultima gara di campionato, consentendo così al Parma il sorpasso in classifica che non si tradusse mai però nella prima esperienza europea della gestione bresciana. La presenza delle stesse tre squadre nelle due gare delle 15 di ieri mi aveva fatto pensare male, lo ammetto, invece grazie al successo crociato siamo salvi e finalmente possiamo voltare pagina e lasciarci alle spalle una stagione davvero faticosa dal punto di vista emotivo. Il Torino, come cinque anni fa del resto, si è sciolto come neve al sole nel momento più decisivo dell'anno. 

Ora, finalmente, programmazione. Quello che non è riuscito l'anno scorso, quando la permanenza in A era stata messa in dubbio dalla ridicola questione legata al "caso SMS". Si fece tutto in fretta e furia, con prestiti onerosi che poche altre società si sarebbero potute permettere e che hanno reso tanto finché il fisico ha sorretto Grassi e Inglese, destinato però a rientrare al Napoli per la valutazione assolutamente fuori possibilità che ne fa De Laurentiis. Discorso simile per Dimarco e Bastoni: il Parma dovrà cercare altrove le sue nuove scommesse, i calciatori che dovranno comporre la spina dorsale di una squadra che ha terribilmente faticato senza i suoi uomini più rappresentativi quest'anno. Lo stesso D'Aversa ha fatto capire che il mercato estivo dovrà dare una profondità diversa ad una rosa spesso e volentieri dipendente dalla presenza di Inglese e dalla giocate di Gervinho.