Acta est fabula: ora si fa sul serio

11.08.2019 11:02 di  Niccolò Pasta  Twitter:    vedi letture
Acta est fabula: ora si fa sul serio
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Con la vittoria in amichevole contro la Sampdoria si chiude la pre-season del Parma, che già dalla prossima settimana affronterà il primo match ufficiale con il terzo turno di Coppa Italia, contro la vincente di Venezia-Catania. Lo scorso anno arrivò una sconfitta shock contro il Pisa, con una squadra però ancora in costruzione. Oggi quella squadra è cambiata molto ed è praticamente al completo. D’Aversa si è detto soddisfatto della rosa a disposizione, con le riconferme di Sepe, Grassi e soprattutto Inglese utili a dare continuità a un progetto sempre più ambizioso. Anche nel post partita di ieri però, il mister ha ammesso di aver chiesto alla società qualche ultimo sforzo in difesa. Sono cinque i centrali presenti, ma presto diventeranno quattro, quando Minelli lascerà il gruppo per un prestito formativo nelle serie inferiori. Da questi quattro va tolto Gagliolo, ormai per necessità traslato sulla fascia sinistra che ancora non ha un vero padrone. 

E’ proprio a sinistra che si sta muovendo la società: dopo il lungo tira e molla con Pezzella, Faggiano sembra orientato verso nuovi lidi con Strinic e Laxalt nel mirino, checchè ne dica il direttore: alla fine, probabilmente, arriverà Pezzella e gli ultimi giorni saranno un lungo focus dedicato ad un centrale in saldo: sfumato Skrtel, si pensa a qualche scontento delle big. Tonelli è stato smentito dallo stesso direttore, ma gli ottimi rapporti con il Napoli potrebbero facilitarne l’arrivo, specie negli ultimi giorni di mercato quando qualche esasperata big esporrà in vetrina pezzi da novanta a prezzo stracciato.

Nel frattempo i primi esperimenti di D’Aversa stanno delineando quantomeno la scocca del nuovo Parma: Bruno Alves imprescindibile, Brugman playmaker più di Hernani, Kulusevski piace e forse, in questo momento, convince più di Karamoh. Gervinho è già in forma, Inglese è una certezza, Hernani va aspettato e Kucka è un combattente. Di Barillà non si può fare a meno, così come di Iacoponi: i due reduci dalla C (con Gagliolo) non sono in discussione. Laurini ha convinto fino a un certo punto e un altro innesto a destra non è utopia.

Acta est fabula diceva Augusto, lo spettacolo è finito: ora si comincia a fare sul serio.