-7 alla ripresa: sette motivi per cui il Parma può credere all’Europa

13.06.2020 20:20 di Niccolò Pasta Twitter:    vedi letture
-7 alla ripresa: sette motivi per cui il Parma può credere all’Europa
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© foto di Daniele Buffa/Image Sport

Chi mi conosce sa che non ho mai grandi aspettative, da nulla. Perché mai rischiare di rimanere delusi quanto puoi calcolarti diecimila epiloghi negativi a cui, in caso di malaugurata realizzazione, ti sei già abituato? Così facendo, in caso di epilogo positivo, il valore di contentezza raggiungerebbe i massimi storici e il rischio di delusione sarebbe ridotto al minimo. E’ una sorta di meccanismo di autodifesa per evitare grosse delusioni, non è infallibile ma il più delle volte è molto utile. E’ anche per questo che quando mi chiedono se credo che il Parma possa qualificarsi in Europa dico di no. Non lo faccio per cattiveria, non ho studiato le probabilità, non sono un indovino: semplicemente non mi va di illudermi e rischiare di rimanere deluso. E il Parma non se lo merita, perché questa stagione, in qualunque modo finisca, non dovrà lasciare nessuno deluso. Nessuno.

Chi mi conosce sa anche che se faccio un pronostico accadrà il contrario. Non sempre, ma molto spesso. Tra sette giorni, il prossimo sabato, il Parma - finalmente - tornerà in campo e darà il calcio d’inizio alla Serie A post Covid-19, con tredici giornate in una quarantina di giorni, in cui si deciderà tutto: scudetto, posti in Europa, retrocessioni. Tutto. E allora ho pensato: “Mancano sette giorni, perché non pensare a sette motivi per cui il Parma può credere ad una qualificazione in Europa?” E così li ho pensati, e ora li scrivo. Tutta questa lunga premessa per ricordarvi di prenderla così, senza troppa serietà, ma, appunto, come una lista di motivi per cui si può sperare in una qualificazione.

PERCHE’ IL PARMA E’ FORTE - Il Parma è una buonissima squadra e lo ha dimostrato più volte quest’anno. Se l’è giocata alla pari con tutti, a volte uscendo con tre punti, a volte con un punto, a volte a mani vuote ma a testa altissima e, una sola volta, con le ossa rotte (con l’Atalanta).

PERCHE’ IL CALCIO POST COVID E’ UN’INCOGNITA, MA NON E’ NECESSARIAMENTE UN MALE - Sì, perché non abbiamo la più pallida idea di ciò che succederà a partire da sabato prossimo. Sono tante le incognite, fisiche, mentali, tecniche, di ogni genere, ma non necessariamente deve essere un male. Si possono incontrare avversari ancora in piena fase rodaggio o reduci da una gara asfissiante, squadre che qualche mese fa erano schiacciasassi e che potrebbero vivere una fase di appannamento o semplicemente in giornata no. Ovviamente lo stesso discorso potrebbe valere anche per il Parma, ma probabilmente questo tour de force potrebbe livellare la Serie A e dare più equilibrio.

PERCHE’ D’AVERSA E’ UN OTTIMO ALLENATORE - E lo ha dimostrato a più riprese. E’ cresciuto in maniera esponenziale negli ultimi anni, migliorando il Parma e il suo stile di gioco. Si fida di ogni elemento della sua rosa, da cui ottiene sempre il meglio, legge (e prepara) bene le gare e spesso ha dovuto inventarsi calciatori fuori ruolo per poterne schierare undici, sempre con risultati clamorosi (Kucka prima punta un colpo di genio). E con la rosa al completo (o quasi) se la giocherà con tutti, ancor di più.

PERCHE’ UN CENTROCAMPO COSI’ LO HANNO IN POCHI - Kucka, Kurtic, Brugman, Hernani, Scozzarella, Barillà, Grassi, un reparto completo, di qualità, quantità e molto vario. Kucka e Kurtic sono da grande squadra, Brugman ed Hernani sono cresciuti esponenzialmente e cresceranno ancora, Scozzarella e Barillà sono una garanzia, Grassi solo cinque anni fa doveva essere il futuro del centrocampo italiano, e senza infortuni chissà dove sarebbe. Tanto passerà anche da qui.

PERCHE’ NELLE ULTIME 12 DEL GIRONE D’ANDATA IL PARMA HA FATTO 19 PUNTI - E non è poco. Nelle ultime dodici gare del girone d’andata il Parma è stata la quinta squadra (pari merito con l’Atalanta) per punti guadagnati, dietro Roma, Inter, Juve e Lazio. E scusatemi se è poco.

PERCHE’ LA COPPA ITALIA HA (QUASI) LIBERATO UN POSTO - Con il Milan fuori e in attesa di Napoli-Inter, anche il settimo posto in campionato potrebbe voler dire Europa. Il Napoli, al momento sesto, sarebbe in Europa e con il Milan fuori anche il settimo posto potrebbe voler dire Europa League.

PERCHE’ LA STORIA CONTA - E cinque anni fa il Parma era in Serie D. Questo gruppo ha sempre portato a termine l’obiettivo e, anche in questa stagione, lo ha praticamente fatto (in tempi record). E allora perché non credere di poter raggiungere quell’Europa che manca da tanto, e che l’ultima volta scoperchiò il Vaso di Pandora di Ghirardi.