Roma, Ranieri: "Champions? Dobbiam fare 5 gol al Parma e sperare"

22.05.2019 20:39 di  Sebastian Donzella   vedi letture
Roma, Ranieri: "Champions? Dobbiam fare 5 gol al Parma e sperare"
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© foto di Antonello Sammarco/Image Sport

Claudio Ranieri, tecnico della Roma, a pochi giorni dall'ultima gara di campionato contro il Parma, ha rilasciato un'intervista al sito ufficiale del club capitolino parlando, ovviamente, del match contro i crociati.

Mister, a quasi tre mesi dall’inizio di questa esperienza che bilancio si sente di poter fare in vista di Roma-Parma?
“Il bilancio è positivo. Al momento del mio arrivo avevo trovato una situazione di scoramento generale della squadra, i ragazzi erano abbattuti perché speravano di fare meglio. Devo dire che qui a Trigoria ho avuto l’appoggio di tutti. E anche della squadra, perché ha saputo reagire, è stata positiva e vogliosa. Non si arriva con la bacchetta magica. Alla prima partita siamo stati molto fortunati contro l’Empoli, più avanti ci sono state SPAL e Napoli e da lì in poi abbiamo cambiato la strategia tattica. Avevo la necessità di far sentire più sicuri i difensori e piano piano le cose sono migliorate. Questa squadra ha un futuro, perché ci sono dei giovani molto interessanti: sono sicuro che potrà far bene”.

Quali sono gli aspetti positivi e quelli che l’hanno delusa?
“Gli aspetti positivi sono proprio legati alla solidità difensiva, che prima mancava. Un aspetto negativo è il gol subito a Genova nei minuti di recupero. Anche se Mirante, poi, ci ha fatto quella parata sul calcio di rigore. Oltre a Sassuolo-Roma, in cui abbiamo creato più occasioni di ogni altra partita senza tuttavia riuscire a segnare. C’è ancora una possibilità remota di entrare in Champions League. Bisognerà fare cinque gol e vedere ai risultati delle altre? E noi ci proveremo. Io sono fatto così, come carattere non mollo mai e devo provarci fino in fondo. Se non ci riusciremo faremo i complimenti agli altri. Se contro il Parma riuscissimo a entrare in Champions ovviamente entrerebbero più soldi”.

Quanto la emoziona vivere in panchina l’ultima partita da allenatore della Roma?
“Io mi emoziono sempre sulla panchina della Roma. Entro in campo dopo l’inno perché altrimenti mi emoziono troppo. Voglio restare freddo e lucido fino in fondo. Dato che è l’ultima ci tengo a ringraziare il Presidente perché mi ha dato l’opportunità di guidare ancora una volta la squadra del mio cuore”.

E sarà anche l’ultima partita in giallorosso di Daniele, è un’emozione in più?
“Lo sarà per lui, per i tifosi che vedranno Daniele per l’ultima volta con la fascia da Capitano sul campo e con la maglia della Roma. Ogni tifoso si è identificato in lui, per quella voglia che ha, per quello spirito combattivo che ha sempre fatto vedere. Mi auguro che domenica sia una giornata caratterizzata da un saluto pieno di amore”.