Amarcord - 03/04/2011, caduta rovinosa contro il Bari in casa: è la fine dell'era Marino

04.04.2016 13:55 di  Giuseppe Emanuele Frisone   vedi letture
Amarcord - 03/04/2011, caduta rovinosa contro il Bari in casa: è la fine dell'era Marino
TUTTOmercatoWEB.com
© foto di Federico De Luca

Sono passati esattamente cinque anni dalla partita che stiamo per raccontarvi: all'epoca mancava circa un mese e mezzo alla fine del campionato e il Parma, partito con altre ambizioni, rischiava di essere risucchiato nella zona retrocessione. Riavvolgiamo quindi il nastro dei ricordi al 3 aprile del 2011: a Parma viene a giocare il Bari, abbondantemente ultimo in classifica e ormai senza nulla da chiedere al campionato: la retrocessione è ormai acquisita per la squadra pugliese, manca solo la matematica a sancirla definitivamente.

Quello era il Parma di Pasquale Marino, l'allenatore che sostituì Francesco Guidolin, ovvero l'uomo capace di riportare il Parma in A dopo il purgatorio della Serie B e di condurlo ai margini della zona Europa League. Il presidente Ghirardi, patito del 4-3-3, voleva un calcio più spumeggiante, e pensava di averlo trovato in Marino, che tra l'altro aveva già lavorato a Udine con l'a.d. Pietro Leonardi. Eppure, qualcosa non funzionò: il feeling tra il tecnico siciliano e la piazza non decollò mai, e alcuni giocatori che quell'anno si rivelarono un flop esplosero poi in seguito tra mille rimpianti (Candreva vi dice nulla?).

Il match: a dispetto della classifica deficitaria, il Bari mette sin da subito grande verve nel match e gioca la sua partita al Tardini, non regalando nulla agli avversari che invece la salvezza devono conquistarsela. E' comunque un incontro gradevole, giocato su buoni ritmi, che non sembra affatto uno scontro per la salvezza. Il Parma riesce ad affacciarsi più volte dalle parti di Gillet, ma il portiere belga è bravissimo a dire no a Crespo in almeno tre circostanze. Si va a riposo sullo zero a zero, ma è nella ripresa che la situazione si sblocca: poco dopo aver effettuato il primo cambio del match (Alvarez al posto del norvegese Huseklepp), il Bari si porta in vantaggio con una magistrale punizione dai venticinque metri di Parisi. L'ex difensore del Messina porta così avanti gli ospiti, e dagli spalti qualcuno comincia a mugugnare: il Parma deve reagire, e così Marino mette dentro un'altra punta, il bulgaro Bojinov, al posto di Angelo. La reazione c'è, mentre prosegue il valzer delle sostituzioni: Mutti esaurisce i cambi già a un quarto d'ora dalla fine, coprendosi con Glik e Donati, rispettivamente entrati al posto di Rudolf e Almiron, mentre Marino si scopre ancora di più e inserisce lo spagnolo Toni Calvo al posto di Modesto.

E' il preludio al tanto sospirato pareggio: protagonista dell'azione è proprio uno dei nuovi entrati, Bojinov, autore dell'assist decisivo per l'incornata vincente di Amauri. E' 1-1 ma non è finita qui, perché con il Parma sbilanciato in avanti è il Bari a fare il colpaccio: un altro giocatore subentrato dalla panchina, l'honduregno Alvarez, punisce in contropiede la difesa crociata in pieno recupero e segna il gol del 2-1.

Si tratta di una sconfitta dolorosa per il Parma, che vede lo spettro della retrocessione avvicinarsi, come nella stagione 2007/2008 quando la squadra di Di Carlo fu per quasi tutto il campionato fuori dalla zona a rischio, salvo poi finirci nelle ultime giornate. Ma stavolta la sconfitta serve a qualcosa, perché la società si convince a esonerare Pasquale Marino e a chiamare al suo posto Franco Colomba: il tecnico toscano, dopo l'esordio negativo contro la Lazio, inanella dei risultati utili che tengono il Parma fuori dalla zona calda. E' salvezza, ma quel 3 aprile 2011 i tifosi del Parma si sono spaventati tantissimo.