PL - Minotti: "I crociati fanno un calcio propositivo e di qualità. Il mio rapporto con Parma durerà per sempre"

24.01.2024 17:05 di  Donatella Todisco   vedi letture
PL - Minotti: "I crociati fanno un calcio propositivo e di qualità. Il mio rapporto con Parma durerà per sempre"
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© foto di Federico Gaetano

Il percorso del Parma in campionato procede con buoni ritmi. La squadra crociata è prima in classifica con 45 punti, frutto di tredici vittorie, sei pareggi e due sconfitte, e arriva dal successo esterno con la Sampdoria per 0-3. La nostra redazione ha contattato Lorenzo Minotti, ex capitano degli emiliani e attualmente commentatore tecnico del match del Ferraris per Sky, per fare una riflessione sui crociati, rievocando anche alcuni ricordi con il club con cui ha giocato. Ecco le sue parole ai microfoni di ParmaLive.com.

Che voto darebbe al campionato del Parma finora?
"Finora il Parma ha disputato un ottimo campionato. I numeri della squadra crociata sono evidenti e sono supportati dalla qualità del gioco e dalla continuità che il Parma ha mostrato di avere. Non potremmo dare la perfezione perché altrimenti sarebbe esagerato, ma comunque finora il campionato del Parma è stato ottimo".

Pecchia sta concedendo spazio a Balogh come centrale. Cosa ne pensa del difensore ungherese?
"Balogh è un giocatore con una buona fisicità. Mi sembra che il difensore ungherese riesca a mantenere una buona concentrazione, ma al tempo stesso credo che debba ancora crescere e migliorare. Ritengo sia opportuno affiancarlo da qualche giocatore più esperto che possa aiutarlo nella sua crescita, ma resta un prospetto con un buon futuro. Si trova già da diversi anni a Parma e sta proseguendo il suo percorso di crescita".

Man e Mihaila sono stati gli autori del primo e secondo gol nella partita contro la Sampdoria. Quanto conterà il loro contributo in ottica futura?
"Il contributo di Man e Mihaila sarà determinante: in particolare, Man è il giocatore del Parma che ha fatto più gol e assist, sta davvero facendo la differenza. Mi aspetto invece qualcosa di più da Mihaila. Quando i due rumeni arrivarono a Parma il giocatore più conosciuto era Man, mentre Mihaila fu una sorpresa, fece intravedere delle qualità importantissime e infatti venne anche prelevato dall'Atalanta. Al momento la crescita di Mihaila si è un po' fermata, però è un giocatore che ha tutto per diventare un calciatore importante. Credo che Valentin debba lavorare tanto, applicarsi, ascoltare ciò che Pecchia gli insegna: parliamo di un giocatore con grandi potenzialità che può fare ancora molto di più rispetto a ciò che fa ora, nonostante le sue prestazioni siano di buon livello".

Quali parallelismi ci sono tra questo Parma e quello della stagione 1989/1990?
"In realtà ci sono pochi parallelismi, sono situazioni completamente diverse. Forse la caratteristica principale che accomuna il mio Parma e quello attuale è che sono squadre composte da tanti giocatori giovani. Il mio Parma ebbe un futuro, credo che anche quello attuale avrà una visione proiettata in avanti perché ci sono tanti talenti giovani. La squadra dell'epoca era composta da tanti giocatori cresciuti a Parma, mentre nel Parma attuale ci sono tantissimi stranieri. Poi la nostra era una rosa molto ridotta, c'erano titolari e riserve ben riconoscibili, mentre il Parma attuale ha caratteristiche da squadra europea con una rosa molto profonda, in cui l'allenatore coinvolge tutti i giocatori facendoli ruotare. L'attuale Parma è una squadra che sta giocando un calcio di qualità, un calcio propositivo, quindi la si guarda sempre molto volentieri".

Al termine della gara i tifosi crociati le hanno dedicato dei cori. Che effetto le fa questo affetto a distanza di anni?
"Il mio rapporto con Parma durerà per sempre. Provo sempre un'emozione particolare, quando vedo quella curva e quelle bandiere. Ho ascoltato i cori, ho anche visto volti di persone che conosco, con cui ho condiviso tante esperienze fin da quando sono giovane e quando ho fatto il dirigente. Sono sensazioni molto forti che ti emozionano. Vedere la curva dei tifosi crociati, in particolar modo durante la partita Sampdoria-Parma, sfida molto speciale perché c'è il gemellaggio tra le tifoserie, in cui c'è sempre un clima di festa che va al di là del risultato, è molto emozionante. L'aspetto più bello di venerdì sera è stato vedere i tifosi del Parma festeggiare la vittoria insieme ai tifosi della Sampdoria che si univano ai festeggiamenti e ai canti. Credo che questo sia un esempio bellissimo che dimostra come vada vissuto il calcio e con quale atteggiamento si debba andare allo stadio. Venerdì sera per me è stata una gioia immensa poter commentare e fare il mio lavoro insieme a tutta la gente con i colori gialloblu".

Quali squadre vede favorite per la promozione diretta in A?
"Credo che la classifica sia delineata. Si cominciano a vedere i valori, anche se bisognerà valutare le ultime operazioni di mercato perché queste potrebbero incidere e spostare un po' gli equilibri. Secondo me tra le squadre più forti c'è sempre il Parma, che sta facendo un campionato importante. Le sue rivali sono la Cremonese, il Venezia e il Como: credo che saranno queste quattro squadre si giocheranno la promozione diretta in A. Il Cittadella sta facendo qualcosa di straordinario, ma penso che la squadra veneta non abbia la rosa e i valori per reggere fino in fondo. Palermo e Bari sono altre pretendenti che probabilmente a inizio campionato potevano avere l'ambizione di puntare al primato assoluto, ora sono un po' attardate. Poi nei playoff può succedere di tutto: le squadre che al momento sono a metà classifica possono ambire a giocarsi la promozione nella post-season, se la centreranno".

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