PL - D. Baggio: "Per me Parma significa casa. Oggi quella squadra vincerebbe tutto"

14.02.2024 20:45 di  Donatella Todisco   vedi letture
PL - D. Baggio: "Per me Parma significa casa. Oggi quella squadra vincerebbe tutto"
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© foto di Federico De Luca

E' stato uno dei giocatori più rappresentativi del Parma Calcio nella seconda metà degli anni '90. Tra il 1994 e il 2000 Dino Baggio ha collezionato 172 presenze e 19 reti con la maglia crociata, conquistando la stima e l'affetto della società e dei tifosi gialloblu. Al termine della partita Cittadella-Parma, una rappresentativa della società emiliana, capeggiata dal Managing Director Roel Vaeyens e dallo Slo Giuseppe Squarcia, ha lasciato all'ex centrocampista ducale, presso il centro sportivo di Tombolo (PD), il libro "110 Cuori Crociati" e una maglia personalizzata. Abbiamo contattato l'indimenticato faro del centrocampo emiliano per raccogliere le sue sensazioni su questa piacevole sorpresa e rivivere insieme la sua carriera a Parma, caratterizzata da diverse soddisfazioni e successi.

Dopo la partita Parma-Cittadella Lei ha incontrato una delegazione del Parma, capeggiata da Roel Vaeyens, che le ha consegnato il libro "110 cuori Crociati" e una maglia personalizzata. Quali sensazioni vive quando incontra i rappresentanti del Parma Calcio?
"Per me Parma è come se fosse casa. Il Parma è l'unica squadra in cui sono stato veramente bene. Mi ha fatto molto piacere che Roel Vaeyens e Giuseppe Squarcia si siano fermati a Tombolo per consegnarmi il libro "110 Cuori Crociati" e la maglia personalizzata. Questo dimostra che la società ha grande stima e molta considerazione nei confronti degli ex calciatori crociati. Ultimamente si sta formando il Parma Legends, una squadra composta da ex giocatori del Parma. Ne fanno parte Apolloni, Melli, Osio, Giandebiaggi, Ballotta e tanti altri ex. Ci sentiamo spesso e ci ritroveremo in occasione delle partite che disputeremo. Il nostro intento è quello di allargare il gruppo a tutti coloro che fossero interessati a partecipare a questo progetto. Il Parma Legends inizierà a disputare delle partite in diverse parti del mondo. La prima partita dovrebbe essere giocata a Parma contro l'Inter nel mese di maggio".

Dal 1994 al 2000 Lei ha indossato la maglia crociata, vincendo quattro trofei. Quali sono le partite che ricorda maggiormente?
"Indimenticabili per me sono state le finali delle Coppe. In primis ricordo la vittoria della Coppa UEFA contro la Juventus nel 1995, anche perché riuscii a segnare sia nella gara d'andata che in quella di ritorno. Per questo sono diventato uno degli idoli dei tifosi, visto che segnai contro la squadra più odiata a Parma. Altrettanto importante è stata la vittoria della Coppa UEFA contro l'Olympique Marsiglia con Malesani in panchina nel 1999. Nello stesso anno ricordo anche la finale di Coppa Italia contro la Fiorentina, partita che però non giocai perché ero squalificato, e infine la vittoria della Supercoppa contro il Milan".

Cosa Le ha lasciato l'esperienza di Parma? Se potesse tornare indietro migliorerebbe alcuni aspetti della sua esperienza a Parma?
"A Parma sono stato molto bene. Si farebbe fatica a tornare indietro, ormai ciò che è fatto rimane tale. Ho passato degli anni meravigliosi a Parma, in quegli anni abbiamo vinto tanto. L'unico rimpianto è stato lo scudetto che non siamo riusciti a vincere. Nel primo anno di Ancelotti a Parma ci siamo andati molto vicino: arrivammo a 63 punti, a sole due lunghezze di distanza dalla Juventus campione".

ll Parma dei suoi anni quali risultati avrebbe raggiunto oggi?
"Oggi il mio Parma vincerebbe tutto. Quella squadra crociata vincerebbe tutte le partite e tutte le competizioni. Innanzitutto eravamo un bel gruppo, stavamo bene insieme. Tecnicamente, fisicamente e mentalmente eravamo molto forti. Nella rosa del Parma erano presenti giocatori che giocavano anche in Nazionale: oggi quel Parma sarebbe primo con 20 punti sulla seconda. Non so se ci sarà più un Parma che possa eguagliare il mio, sicuramente andrebbero fatti grandi investimenti".

Tra i vari allenatori che Lei ha avuto a Parma c'è Alberto Malesani. Cosa le ha trasmesso il tecnico di Verona?
"A Parma ho avuto tre allenatori: Scala, Ancelotti e Malesani. Io mi sono trovato bene con tutti, con loro ho sempre giocato titolare. Difficilmente quando giochi titolare ti trovi male con un allenatore. Ogni allenatore ha le sue idee, i suoi modi di giocare, ma tutti mi hanno lasciato qualcosa di importante: ho sempre imparato qualcosa da ognuno di loro".

Quale consiglio darebbe all'attuale Parma?
"Il Parma deve continuare a giocare come sta facendo. Al momento la squadra crociata è capolista con sei lunghezze di vantaggio sul secondo posto, che non è poi tantissimo. I crociati devono cercare di mantenere questo ritmo e cercare di vincere gli scontri diretti fino alla fine. Nei mesi di febbraio e di marzo bisognerà cercare di fare più punti possibile: quest'anno il Parma deve assolutamente salire in massima serie, la squadra crociata non può rimanere un altro anno in B. Noi ex giocatori crociati vogliamo tornare al Tardini per vedere giocare il Parma in Serie A".

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