PL - Binda: "Parma una certezza, è la squadra da battere. Ora però non deve accontenarsi"

08.01.2024 20:51 di  Donatella Todisco   vedi letture
PL - Binda: "Parma una certezza, è la squadra da battere. Ora però non deve accontenarsi"
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© foto di Tommaso Sabino/TuttoLegaPro.com

Nel weekend riprenderà il campionato di Serie B. Il Parma ha concluso il girone d'andata confermando il primo posto in classifica con 41 punti. Abbiamo contattato Nicola Binda per fare un'analisi della prima parte di stagione del campionato cadetto e una considerazione sul percorso della squadra ducale. Ecco le parole del noto giornalista de La Gazzetta dello Sport ai microfoni di ParmaLive.com.

Venerdì riprenderà il campionato di Serie B. Cosa ne pensa del girone d'andata?
"E' stato un girone molto movimentato con tanti alti e bassi, come succede spesso in Serie B. Nel campionato cadetto è più difficile che si delinei una griglia ben definita, come accade in Serie A, in cadetteria è più evidente il saliscendi delle diverse squadre. Le due certezze di questa prima fase di stagione sono state il Parma in cima alla classifica e la FeralpiSalò sul fondo. Tutte le altre squadre hanno avuto un andamento altalenante".

Secondo Lei la classifica rispecchia i valori espressi in campo?
"Certo, come sempre. Non si può affermare che ci sono delle squadre che hanno fatto qualcosa in più o qualcosa in meno delle loro possibilità. Ritengo che la classifica di Serie B sia molto credibile. La continuità di rendimento ha fatto la differenza nel corso di questa prima parte di stagione. Il Parma non ha avuto delle grandi flessioni, la squadra crociata può aver perso delle partite ma poi si è sempre riscattata. Al contrario le altre candidate alla promozione come il Palermo, il Venezia, il Como e la Cremonese hanno avuto dei momenti cupi, molto più lunghi rispetto a quelli del Parma. Questa poca continuità ha frenato il loro cammino, a differenza della squadra ducale che ha avuto un percorso più costante. Per questo il primo posto del Parma è meritato".

La pausa invernale può aver giovato al Parma?
"Sì. Il Parma si prepara a ripartire con la stessa squadra del girone d'andata, senza novità di mercato. Tutte le altre squadre si stanno rafforzando, quindi l'arrivo dei nuovi giocatori cambia gli equilibri interni. L'obiettivo è quello di migliorare determinati equilibri, non sempre questi interventi in extremis riescono bene. Questo potrà dirlo solo il campo. Durante la pausa invernale la squadra ducale ha riposato per ricaricare le batterie e cercare di ripartire più agguerrito di prima. Nel girone di ritorno il Parma sarà per tutti la squadra da battere".

Finora il Parma si è mostrato come una macchina perfetta. Secondo Lei può migliorare in qualche aspetto? Se sì, quale?
"Sicuramente quello del Parma è un percorso di crescita. La squadra ducale è composta da giocatori molto giovani, dunque ha davanti dei grandi margini di miglioramento. Rispetto al passato, ai primi periodi di Pecchia a Parma, tutte le individualità di valore sono diventate squadra. Quest'anno i crociati hanno imparato anche a soffrire, hanno imparato a stringere i denti per superare i momenti di difficoltà e vincere le partite. Come lo stesso Pecchia ha detto nel forum odierno in Gazzetta, ora il Parma dovrà crescere nella cattiveria agonistica. Sapendo che le altre squadre si rafforzeranno tutte, quindi aumenterà il loro valore tecnico, ora la squadra crociata non dovrà mai accontentarsi di vincere le partite con il risultato di 1-0, ma deve chiuderle il prima possibile per evitare brutte sorprese".

Tra i vari meriti del progresso del Parma c'è il lavoro di Pecchia. Cosa ne pensa del tecnico ducale?
"Quando un allenatore ha la possibilità di lavorare su un progetto a lungo termine si trova nelle condizioni migliori. Se si ha a disposizione una società ben strutturata e organizzata, tutto funziona nel migliore dei modi. L'aspetto difficile è quello di far remare tutti nella stessa direzione. E' importante che tutti siano coinvolti: giocatori, magazzinieri, impiegati, manager. Tutta la struttura deve essere in sintonia. Pecchia è stato molto bravo a far funzionare la squadra che non è un organo a sè rispetto alla struttura societaria, tutto sta funzionando al meglio. La società ha dato fiducia a Pecchia e lui la sta ripagando molto bene. Come ha detto lo stesso Pecchia nel forum odierno in Gazzetta, lui è l'uomo giusto al posto giusto. Il Parma è una squadra con una dimensione internazionale, un allenatore con una visione internazionale ma che è attaccato alle radici del calcio italiano".

C'è un giocatore crociato che l'ha particolarmente impressionata?
"Pecchia schiera in campo tanti talenti, vederli giocare è un piacere. Io sono rimasto colpito da Man che è un giocatore molto determinante durante le partite. Sulla sua fascia il rumeno ha un passo che in pochi hanno in Serie B. Apprezzo molto la crescita di Bernabé: è un talento che diventa sempre più maturo. Mi è piaciuto Bonny, che è un giocatore classe 2003: è il classico talento che deve esplodere. Quest'anno il francese ha avuto un impatto molto importante sul campionato. Penso che Estevez è un giocatore preziosissimo per l'equilibrio che sa dare alla squadra. Inoltre mi fa piacere notare in questo contesto internazionale anche la crescita di Circati e Delprato, due talenti italiani, che possono avere un futuro importante anche nella categoria superiore".

A quale aspetto il Parma deve far attenzione durante il girone di ritorno?
"Probabilmente nel girone di ritorno ci saranno più momenti difficili, i punti peseranno di più. Le squadre giocheranno più chiuse, sarà difficile vincere le partite. Il Parma dovrà superare in fretta i momenti difficili, perché se la squadra ducale si dovesse infilare in un tunnel, rimetterebbe tutto in gioco. Dato che i momenti difficili saranno di più rispetto all'andata, il Parma dovrà moltiplicare le sue forze per cercare di superarli in fretta".

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