PL - Binda (GdS): "Il segreto del Parma è stato il gruppo. Ora Krause prenda un grande 9"

01.05.2024 20:33 di  Donatella Todisco   vedi letture
PL - Binda (GdS): "Il segreto del Parma è stato il gruppo. Ora Krause prenda un grande 9"

Un sogno cullato da tempo. Il Parma ha conquistato la matematica promozione in Serie A, dopo tre anni trascorsi in Serie B. La squadra di Pecchia è la vincitrice del campionato cadetto con il pari raccolto stasera al San Nicola. La nostra redazione ha contattato Nicola Binda per fare un bilancio di questa stagione vincente e per fare una riflessione sul futuro del collettivo ducale, in vista della prossima stagione in Serie A.  Ecco le parole del noto ed esperto giornalista de 'La Gazzetta dello Sport' ai microfoni di ParmaLive.com.

Dopo tre anni in cadetteria il Parma è matematicamente promosso in Serie A. Qual è stato il segreto di questa stagione vincente?
"Il segreto è stato quello di creare un progetto basato su una squadra composta da giovani giocatori e affidarla al miglior allenatore possibile. Per realizzare tutto questo, ci è voluto un pò di tempo: all'inizio sono state fatte delle scelte sbagliate, ma con Pecchia è stato trovato l'uomo giusto per la squadra giusta. All'inizio di questa stagione c'erano tutti gli ingredienti per vincere. Occorre ricordare, inoltre, che la squadra crociata ha avuto una buona continuità di risultati: ogni volta che la squadra ducale è inciampata, si è subito ripresa, non ha mai avuto lunghi periodi di crisi".

 Il campionato cadetto è noto per la sua difficoltà e imprevedibilità. Il Parma però ha fatto la differenza con la continuità:
"Assolutamente. Il Parma ha avuto un rendimento in crescendo: all'inizio di stagione la squadra ducale ha preso il comando della classifica e non ha mai mollato, questo è un aspetto importante. Generalmente in Serie B ogni squadra che termina in un tunnel impiega del tempo per uscirne, mentre il Parma ha dimostrato di saper reagire prontamente ad ogni risultato negativo con una partita convincente: questa è stata la forza del collettivo ducale. Questi numeri, ad ogni modo, non sono strabilianti ma ben si addicono a una squadra capolista".

Al suo secondo anno sulla panchina del Parma, Pecchia è riuscito a raggiungere l'obiettivo promozione. Come giudica il lavoro del tecnico?
"Il lavoro di Pecchia è stato fondamentale.  Il tecnico ducale è riuscito a far diventare squadra tutti i singoli della rosa ducale. Il Parma aveva tanti giocatori di valore che, però, non riuscivano a fare gruppo e non riuscivano a legare sia per le differenti lingue e culture che per le diverse caratteristiche. Pecchia è riuscito a sistemare la situazione, affinché loro diventassero squadra e imparassero a soffrire nei momenti di difficoltà. Il vero collettivo ducale non  si è visto solo quando giocava bene, ma soprattutto si è notato nei momenti di difficoltà, in cui ha saputo soffrire, come nelle partite in cui ha recuperato il risultato negli ultimi minuti di gara".

Tra i giocatori ducali chi l'ha sorpresa maggiormente?
"Ci sono tante individualità che sono state preziose: nello specifico c'è chi è pronto per il salto di categoria e chi ha bisogno ancora di tempo per maturare. Penso che quest'anno l'elemento che abbia fatto la differenza sia stato Dennis Man. Allo stesso tempo è stata importante la maturazione del capitano Delprato e il lavoro di Estevez a centrocampo".

Il Parma è apparso come una macchina perfetta. Ci sono degli aspetti che possono essere migliorati? Se sì,  quali?
"Salendo di categoria, occorre migliorarsi. La Serie A è un campionato diverso, in cui contano la qualità e l'esperienza. Sicuramente il Parma ha una buona base, non ha bisogno di fare una rivoluzione per la massima serie. Occorre solamente integrare questo organico con qualche individualità che conosca la Serie A".

In vista della Serie A in quali reparti andrebbe rinforzata la squadra crociata? C'è un nome che proviene dalla B che consiglierebbe di acquistare al Parma?
"Al Parma serve un centravanti. Penso che la squadra crociata sarebbe perfetta con un profilo come quello di Pohjanpalo. Al momento il collettivo ducale non ha bisogno di stravolgimenti, al contempo penso che gli inserimenti di un altro centrocampista e un altro difensore possano garantire al Parma maggiore sicurezza per la Serie A".

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